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Hacking Team e il favore di Palazzo Chigi

neXtQuotidiano 12/07/2015

I leak della società di sicurezza informatica hackerata raccontano di un aiutino arrivato da molto in alto

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Il Corriere della Sera pubblica oggi questa infografica che racconta i ricavi di Hacking Team dai clienti istituzionali in dollari, e racconta anche di una strana vicenda legata allo stop all’export ritirato dal ministero delle Attività Produttive grazie all’entrata in scena di Palazzo Chigi:
hacking team e palazzo chigi
La storia arriva direttamente dalle mail leakate dagli hacker:

I due azionisti di Hacking Team, Finlombarda Sgr, il fondo della Regione Lombardia, e Innogest, avevano chiesto e ottenuto i fondi del vecchio ministero delle Attività produttive, oggi confluito nel Mise, stanziati con la legge 388 del 2000. Dai documenti della società risulta infatti che parte delle quote sono detenute anche a titolo dei fondi ottenuti con la legge 388. Il contesto è complicato dal fatto che lo stesso ministero guidato da Federica Guidi aveva fatto delle ispezioni sui lati oscuri di Hacking Team e aveva inizialmente ritirato l’autorizzazione all’export del principale prodotto «spione» della società, il Galileo. L’azione era stata avviata a causa dei dubbi sulla selezione dei clienti. Uno fra tutti: oltre ai rapporti emersi in questi giorni la Hacking Team aveva ricevuto, in particolare per quelli sempre negati con il Sudan, anche delle formali lettere dal Security  council committee delle Nazioni Unite per la risoluzione 1591 sul Paese africano.
La società aveva anche risposto alle Nazioni Unite contestando la loro posizione. Alla sospensione per l’export era seguito un contatto presso il ministero che aveva reagito prontamente. Come si legge in una delle email del Mise pubblicate da WikiLeaks il caso «potrebbe avere riflessi d’immagine negativi per il Mise visto anche l’imminente coinvolgimento di Tiscar e il coinvolgimento della Regione Lombardia ». Il tentativo di prendere contatti con Raffaele Tiscar, vicesegretario di Palazzo Chigi, era legato presumibilmente anche alla sua carriera passata visto che dal 2005 al 2010 aveva guidato la direzione generale energia e reti della Regione Lombardia. Gli stessi anni in  cui, attraverso la sua finanziaria, la Regione decideva di investire in Hacking Team. In ogni caso la mossa ha successo e il blocco viene sospeso. Lo stesso amministratore delegato, David Vincenzetti, canta vittoria in una delle email: «Non sappiamo con esattezza da dove sono arrivate le pressioni maggiori al Mise. Ma su una posso giurarci: la presidenza del Consiglio».

Leggi sull’argomento: Wikileaks e l’hacking di Hacking Team

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