Gli ascolti di Politics «non stupiscono» Daria Bignardi

di Luca Conforti

Pubblicato il 2016-09-19

“Gli ascolti di ‘Politics’ davvero non mi hanno stupito e le riflessioni le faremo tra un po’ di tempo”, ha detto il direttore di Rai3, Daria Bignardi rispondendo ai cronisti che le chiedevano un parere sugli ascolti del programma d’informazione del prime time del martedì, a margine della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione …

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“Gli ascolti di ‘Politics’ davvero non mi hanno stupito e le riflessioni le faremo tra un po’ di tempo”, ha detto il direttore di Rai3, Daria Bignardi rispondendo ai cronisti che le chiedevano un parere sugli ascolti del programma d’informazione del prime time del martedì, a margine della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione di ‘Gazebo’. “Con Politics è stato introdotto un formato nuovo, di 90 minuti invece delle 3-4 ore di durata per esempio ‘diMartedì’, che la scorsa settimana ha mandato pure un bel pezzettone di Crozza registrato contro ‘Mi manda Rai3’. Ci fa piacere di stimolare cambiamenti anche nella concorrenza”, ha detto sorridendo il direttore. Gli ascolti delle prime puntate di Politics sono stati un totale fallimento: Politics è stato seguito da 835mila spettatori con share del 3,5%. Ballarò condotto da Massimo Giannini, registrò 1 milione 95mila spettatori e share del 5,13%. Chissà se invece la Bignardi è rimasta stupita dall’assoluta incapacità di Semprini di incalzare gli ospiti (come nel caso Di Maio) nonostante le promesse via spot.
daria bignardi
“Sono anni che diciamo che il talk politico in Italia ha dei problemi, che questi programmi-lenzuoloni non soddisfano più il pubblico come un tempo. Noi abbiamo proposto 90 minuti senza comici. Con questo nuovo formato -ha aggiunto- abbiamo provato a cambiare ma in una prospettiva a lungo termine. È chiaro che Gianluca Semprini deve avere ancora un po’ di tempo per cucirsi il vestito addosso e trovare con i suoi autori l’identità del programma”, ha sostenuto oggi la Bignardi. E sull’ANAC che ha segnalato l’illegittimità della procedura che ha portato alla sua assunzione? “Credo che la Rai farà quello che deve e io mi atterrò a quello che deciderà l’azienda. Io ho una posizione molto laterale su questo – aggiunge il direttore che si è collegato in videoconferenza da Milano alla presentazione romana del programma – nel senso che sono in un’azienda che segue delle regole ed io mi attengo a le regole che vengono decise”.

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