Gianluca Felicetti: il presidente della LAV indagato per i test sui macachi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-28

Le accuse sono rivelazione di documenti segreti, minacce e diffamazioni per la vicenda dei test sui macachi dell’università di Parma

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Il presidente della Lav (Lega antivivisezione) Gianluca Felicetti è indagato dalla Procura di Parma per rivelazione di documenti segreti, minacce e diffamazione per la vicenda dei test sui macachi dell’università della città emiliana. Lo fa sapere lo stesso Felicetti in un post su Facebook: “qualcuno vuole intimidirci ma il risultato ottenuto è proprio quello contrario, di rendere più forte e convinta la nostra battaglia contro la sperimentazione sugli animali”.

Gianluca Felicetti: il presidente della LAV indagato per i test sui macachi

“Come ha sentenziato pochi giorni fa il Consiglio di Stato la nostra azione legale” contro i test “è fondata, abbiamo diffuso pubblicamente dati già noti, operiamo alla luce del sole e in maniera nonviolenta dalla nostra fondazione – 43 anni fa – siamo quelli che hanno fatto condannare Green Hill fino alla Corte di Cassazione”. “Chi ci ha denunciati – prosegue – non ha evidentemente altri argomenti e tenta la strada del ‘bavaglio’ giudiziario. Noi invece continuiamo, più forti e convinti di prima e ci riserviamo ulteriori azioni legali a difesa della nostra immagine e delle nostre attività di ente morale riconosciuto dal Ministero dell’Interno per la tutela degli animali, dei malati e della ricerca davvero scientifica”.

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Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha sospeso la sperimentazione sui macachi in attesa delle decisioni del TAR. La senatrice Elena Cattaneo nelle scorse settimane era intervenuta per chiedere alla ministra della Salute Giulia Grillo «come è possibile che siano stati concessi alla LAV i protocolli sperimentali completi con l’indicazione dei nominativi dei ricercatori». L’Università di Torino ha denunciato pubblicamente la campagna di disinformazione portata avanti dalla Lega Anti Vivisezione annunciando di aver intrapreso tutte le azioni, anche legali, opportune e ricordando che il progetto di ricerca è stato approvato, in maniera autonoma e indipendente, dallo European Research Council e dal suo Comitato Etico; dal Comitato di Bioetica dell’Università di Torino (per la parte di sperimentazione sull’Uomo) dall’Organismo Preposto al Benessere Animale (OPBA) dell’Università di Parma (per la sperimentazione animale sui macachi) e dal Ministero della Salute, previa valutazione favorevole del Consiglio Superiore di Sanità (per la sperimentazione animale in corso a Parma).

La guerra tra LAV e università per i test sui macachi

La guerra tra LAV e università per i test sui macachi comincia nel giugno 2019, quando la Lega Antivivisezione aveva annunciato il suo no alla sperimentazione sui macachi all’Università di Torino. Nel frattempo si scatenò la caccia all’uomo nei confronti di Marco Tamietto, il professore che ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione per l’esperimento. Secondo la pagina Facebook del Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente (META) di Cuneo Tamietto era “l’infame che vuole accecare i macachi“. L’autore o l’autrice del post, con foto di Tamietto, invitava i fan a far «cambiare idea al “sig” Marco Tamietto con le “buone”».

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Lo studio, come abbiamo spiegato, punta a comprendere i processi alla base del recupero della consapevolezza visiva nelle persone affette da blindsight, vale a dire la perdita della vista dovuta ad una lesione della corteccia visiva. A giugno alcuni attivisti del Fronte Animalista avevano teso una specie di imboscata a Tamietto aggredendolo verbalmente e inseguendolo per le strade di Torino. Il ricercatore vive sotto scorta a causa delle numerose minacce ricevute da esponenti del mondo animalista che anche su Facebook gliel’avevano giurata promettendo di “dargli la caccia”. Nel frattempo il TAR a giugno aveva rigettato il ricorso della LAV: il Consiglio di Stato ha ribaltato il giudizio la settimana scorsa.

Leggi anche: La lettera con le minacce di morte a Marco Tamietto per l’esperimento sui macachi

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