In Germania sospenderanno lo stipendio ai lavoratori no vax in quarantena

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2021-09-11

Il ministro della salute tedesco Jens Spahn ritiene ingiusto che i contribuenti paghino coi soldi pubblici lo stipendio ai lavoratori che hanno scelto di non vaccinarsi e devono affrontare la quarantena: diversi Land hanno iniziato a legiferare per sospenderlo

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Il taglio dello stipendio per i non vaccinati costretti in quarantena, secondo il ministro della salute tedesco Jens Spahn, è “una misura dovuta per rispetto dei contribuenti”. Così più di un Land si è attrezzato: in Bassa Sassonia e in Baden-Wuerttenberg partirà da lunedì prossimo, 15 settembre, la totale sospensione del corrispettivo a chiunque – scegliendo di non vaccinarsi – debba affrontare l’isolamento post-contagio. Al momento, infatti, ai dipendenti in quarantena viene comunque corrisposto uno stipendio pieno, anche per i giorni di lavoro sospeso. Si tratta di un diritto stabilito dalla legge tedesca sulla protezione dalle infezioni.

Siccome però sono i contribuenti a finanziare le integrazioni sostitutive del salario, la logica del ministro Spahn è che sia ingiusto costringere la collettività a pagare per coloro che avrebbero potuto evitare la quarantena vaccinandosi. Secondo l’agenzia di stampa Epd, Spahn ha chiarito che la decisione spetta agli stati federali, e ha aggiunto: “Non vedo perché, alla lunga, dovrebbero essere gli altri a pagare, se qualcuno non sceglie la vaccinazione gratuita quando potrebbe farlo”.

In Nord Reno-Westfalia una decisione simile potrebbe essere presa questa settimana. Il ministro della salute dal Land, Larl-Josef Laumann, ha dichiarato: “Se mi prendo la libertà di non vaccinarmi, devo anche essere personalmente responsabile, fino in fondo, delle conseguenze che ne derivano”. La Renania-Palatinato autorizzerà invece le trattenute sullo stipendio a partire 1° ottobre. Anche l’Assia ha annunciato di volersi incanalare nella stessa direzione, ma non ha ancora indicato una data concreta.

Secondo il ministro della salute della Baviera Klaus Holetschek, il provvedimento è “legalmente possibile” nonostante l’Infection Protection Act, perché il regolamento prevede che la richiesta possa essere revocata se la quarantena avrebbe potuto essere evitata con la vaccinazione.. Nella sua regione i contribuenti hanno già versato circa 83 milioni di euro per garantire un salario ai no-vax in quarantena. “Non c’è più alcuna ragione per cui questo risarcimento debba essere pagato dai contribuenti”, ha detto ospita a un programma su ZDF.

Si discostano per ora dal pensiero di Spahn le due città più popolose della Germania, Amburgo e Berlino. Nella capitale, infatti, secondo quanto affermato un portavoce del Dipartimento delle finanze del Senato di Berlino è previsto che la quarantena venga imposta anche ai vaccinati, “in caso di sintomi evidenti o di contatto con persone contagiate da varianti del virus”.

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