L’infettivologo Galli: “Siamo ancora in piena emergenza, lo dicono i numeri”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-30

“Le variabili sono le varianti, alcune delle quali non sono coperte dai vaccini che abbiamo, che sono stati formulati per il virus che si aggirava per le vie di Wuhan, ma adesso è un virus diverso”

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“Siamo ancora in piena emergenza”. Massimo Galli, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano lo ha detto senza se e senza ma, intervistato da Bianca Berlinguer a Cartabianca su Rai Tre. E quindi ha continuato: “I numeri dicono questo, al di là delle aspirazioni di gettare il cuore oltre all’ostacolo, ma l’ostacolo è ancora lì. Sarà superabile solo quando avremo vaccinato abbastanza”. Continua a riprendere alle domande della giornalista (che conduce da casa) e di Enrico Lucci:

Lei rietine attendibile le previsioni di Draghi entro la fine del mese di luglio?

Mi auguro con tutto il cuore che sia così, dal punto di vista della realizzabilità è un obiettivo non impossibile per un Paese organizzato. Ma ci sono molte variabili da considerare. Ora sembra che il vaccino (la variabile che è stata molto pesante in questo periodo) sia in soluzione: che il vaccino arriverà in quantità sufficienti per questo fabbisogno che ci consentirà di tirare un sospiro di sollievo.

Interviene Enrico Lucci che gli chiede: Tirare un sospiro a luglio vuol dire avere una quantità totale di gente vaccinata? Si potrà andare in giro senza mascherine questa estate?

Chiaro è che uno si augura che si possa andare in giro senza mascherine, ma bisognerà vedere i numeri: se avremo messo in sicurezza tutti gli anziani e i fragili… Credo che però comunque non si potrà del tutto abbassare la guardia per l’identificazione di eventuali altri focolai.

Galli: i vaccini e le varianti

Tra le variabili da considerare ci sono le varianti. Dice Massimo Galli:

Le variabili sono le varianti, alcune delle quali non sono coperte dai vaccini che abbiamo, che sono stati formulati per il virus che si aggirava per le vie di Wuhan, ma adesso è un virus diverso. Ora siamo coperti contro le manifestazioni gravi del virus, ma ci sono dei casi di persone completamente vaccinate che sono risultate positive alla variante inglese. Si tratta di casi di una malattia blanda e tranquilla. Noi ora stiamo vaccinando per evitare che la gente finisca in ospedale e al cimitero. Per evitare che il virus sia in giro ci vorrà più tempo e un adeguamento del vaccino.

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