Le fregnacce di Renzi su Mare Nostrum, Triton e la Libia

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-02-12

Al premier sembra proprio sfuggire che chi è in difficoltà in mare si salva. Poi, si può ragionare sul resto. Ma prima le vite umane. Anche di quelli che non votano

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Per Matteo Renzi non ci sarà alcuna marcia indietro sull’operazione Mare Nostrum: «Il problema non è Mare Nostrum o Triton, si può chiedere all’Europa di fare di più, lo farò subito; ma il punto politico è risolvere il problema in Libia, dove la situazione è fuori controllo», ha detto ieri a SkyTg24. A Renzi non è piaciuto il braccio di ferro, a suo avviso «strumentale», tra chi parteggia per Triton e chi vuole rimettere in campo l’operazione umanitaria tutta italiana, Mare Nostrum. Enrico Letta invece ha chiesto di ripristinare Mare Nostrum «anche se non porta voti», ed è difficile non capire con chi ce l’avesse in particolare. Ma il modo di buttarla in caciara da parte di Matteo Renzi, al netto delle polemiche generate da quelli che rimangono suoi avversari politici interni, è imbarazzante.
 
 
LE FREGNACCE DI RENZI SU MARE NOSTRUM, TRITON E LA LIBIA
Il premier ha infatti chiamato in causa la Libia – che è in effetti un problema vero – al puro e precipuo scopo di cambiare discorso rispetto al merito della questione. Che non è la politica internazionale, ma la scelta, da parte del governo e dell’Europa, di cambiare le regole d’ingaggio di Triton rispetto a Mare Nostrum, limitando la perlustrazione e la sorveglianza ad appena 30 miglia dalla costa, mentre la Marina Italiana, con Mare Nostrum, si spingeva fino nelle acque internazionali. Il premier dovrebbe capire (o meglio: smettere di far finta di non capire) che quello che le organizzazioni come Amnesty International gli spiegavano molto prima del varo di Triton non solo è vero, ma è anche una valutazione di senso comune che dovrebbe comprendere chi è rimasto umano: a prescindere da qualsiasi atteggiamento successivo che si possa avere nei confronti dei migranti e di qualsiasi demagogia nel discorso politico, chi è in difficoltà in mare si salva. Poi, si può ragionare sul resto. E per salvarlo – o per porsi più facilmente nella condizione di farlo – è meglio pattugliare le acque internazionali che rimanere entro le 30 miglia. Anche perché retrocedere a 30 miglia la fascia di pattugliamento non disincentiva in alcun modo le partenze dei barconi. Rende solamente più difficoltoso e lento un eventuale salvataggio di esseri umani in difficoltà in mare.

mare nostrum triton confronto
L’infografica di Repubblica sulla differenza tra Mare Nostrum e Triton (12 febbraio 2015)

Si capisce perché sia Alfano che Renzi si siano buttati a pesce su Triton con queste regole di partenza: non certo per il risparmio economico. La verità è che i migranti non votano. E invece la demagogia sulle iinvasioni di immigrati porta voti e consensi anche a taluni animali da cortile che stanno alla politica come Gargamella sta ai puffi. Ciò detto però, solleticarne i bassi istinti e rinunciare a spiegare un principio semplice quanto umano (gli esseri umani in difficoltà in mare si salvano, poi si discute del resto) è se possibile ugualmente miserabile. O meglio: a prescindere dalle battaglie politiche di chi, come Letta e Bersani, si sveglia ora, ci spiega benissimo la differenza tra un politico e uno statista.
 

Leggi sull’argomento: Mare Nostrum e Triton: una differenza che fa strage

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