Lo scontro tra La Russa e Fratoianni a Cartabianca: «Comunista italiano», «Meglio che fascista» | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-28

Lo scontro è avvenuto durante una puntata di Cartabianca, in onda su Rai3

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Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, e Ignazio La Russa, vicepresidente uscente del Senato della Repubblica hanno discusso su alcuni dei temi più rilevanti dell’ultima campagna elettorale a Cartabianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer in onda su Rai3.

I due si sono scontrati sul tema del fascismo. In particolare, La Russa ha accusato Fratoianni di essere un «comunista italiano» e il segretario di Sinistra Italiana gli ha risposto: «Meglio comunista italiano che fascista italiano o spagnolo, su questo non ci piove. Meglio che fascista, sempre». Il riferimento è al partito politico spagnolo di destra e estrema destra fondato nel 2013, Vox. Giorgia Meloni ha rilasciato spesso delle dichiarazioni a sostegno di Vox e questo è un altro argomento di discussione tra i due ospiti di Cartabianca.

La Russa e Fratoianni discutono di aborto

La discussione si sposta poi sul tema dell’interruzione volontaria di gravidanza (IVG). Fratoianni sostiene che nelle Regioni governate da Fratelli d’Italia, facendo riferimento in particolare alla situazione delle Marche, «il problema è trovare un medico non obiettore nelle strutture pubbliche». «C’è solo da vergognarsi», dice Fratoianni. La Russa sostiene: «Non dipende da noi» e precisa di non voler comunque modificare la legge 194 sull’aborto. La Russa chiede: «Siamo sicuri che sia un atto di libertà dire a un medico, che per una questione di coscienza non vuole praticare l’aborto, che deve comunque farlo?» e mette in relazione l’obiezione di coscienza intesa come rifiuto di adempiere all’obbligo militare con l’obiezione di coscienza di medici, anestetisti o personale non medico che decidono di non praticare l’aborto. Secondo La Russa non è accettabile che, secondo i partiti di sinistra come quello di cui Fratoianni è segretario, «l’obiezione di coscienza vada bene per il militare ma non per i medici».

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