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Gli insulti dei grillini a Totti per l'endorsement a Giachetti
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2016-06-07
Piovono “vaffanculo”, “analfabeta” e altre amenità dopo l’annuncio del sostegno alle Olimpiadi del Capitano della Roma. E c’è chi lo accusa di avere “interessi nel Comune”. Ma poi Totti ci ripensa. Intanto però anche Candreva…
Oggi Francesco Totti, nel giorno della firma del suo rinnovo di contratto con la Roma, ha anche deciso di appoggiare implicitamente Roberto Giachetti con una dichiarazione all’ANSA: il giocatore ha parlato della candidatura di Roma alle Olimpiadi, sostenuta dal candidato sindaco del Partito Democratico e osteggiata dalla candidata del MoVimento 5 Stelle Virginia Raggi. «L’ho detto e lo ripeto, da romano e romanista io sarò sempre orgogliosamente a favore delle Olimpiadi a Roma», ha detto Totti. “Le Olimpiadi sono un’occasione storica per Roma, ha ragione #Totti. Dire di no per paura sarebbe un danno enorme #iocicredo”, gli ha risposto su Twitter Giachetti in quello che è sembrato a tutti un endorsement preparato.
Gli insulti dei grillini a Totti per l’endorsement a Giachetti
Quello che Totti però forse non si aspettava è che dal momento della pubblicazione della notizia i social network si sono riempiti di insulti e critiche nei confronti del capitano giallorosso: e c’è anche chi ha ricordato della storia degli affitti al Comune di Roma per l’emergenza abitativa raccontata qualche tempo fa dal Fatto Quotidiano. Tra gli insulti il più gettonato è quello di analfabeta:
Ma c’è anche il gettonatissimo vaffanculo:
E non poteva mancare anche l'”ignorante”:
Andrea Scanzi del Fatto Quotidiano ha però difeso il calciatore
#Totti criticato perché voterà Giachetti. Ma sarà libero di votare chi gli pare? Anzi: finalmente un calciatore non pavido che si espone.
— Andrea Scanzi (@AndreaScanzi) 7 giugno 2016
Anche Candreva per le Olimpiadi e Totti immobiliarista
Proprio tra i commenti alla discussione su Totti da Scanzi però c’è chi linka un articolo del Fatto Quotidiano che racconta una notizia sulla società Immobiliare Ten di Francesco Totti, del fratello Riccardo e della mamma Fiorella, e su un contratto di affitto per alcuni immobili di sua proprietà stipulato dal Comune di Roma e da quello che all’epoca si chiamava Sismi. L’articolo è tratto da un capitolo del lnuovo libro di Lirio Abbate e Marco Lillo “I Re di Roma. Destra e sinistra agli ordini di Mafia Capitale”, appena uscito per Chiarelettere, nel quale gli autori raccontano dello spreco di denaro pubblico che c’è stato, e c’è (43 milioni l’anno), dietro i Caat, una parolina criptica che sta per Centri di assistenza abitativa temporanea, creati nel maggio 2005 dal consiglio comunale.
La società Immobiliare Ten del Capitano ha ottenuto dal Comune di Roma più di 5 milioni di euro in sei anni, per l’affitto di 35 appartamenti arredati in una zona dell’estrema periferia romana. Grazie al canone accordato dall’amministrazione, la società ha potuto realizzare negli anni utili interessanti: nel 2013 (ultimo bilancio depositato in Camera di commercio), 128.000 euro;nel 2012 addirittura 184.000.
Il punto è che il grande affare di Francesco Totti con il Campidoglio è stato fatto, come è accaduto per il gruppo Pulcini e per Salvatore Buzzi, grazie anche a un signore che oggi è in galera: Luca Odevaine. Nessuno è indagato per queste storie, ma resta lo sperpero di denaro pubblico (…).
Grazie al canone accordato dall’amministrazione, la società ha potuto realizzare negli anni utili interessanti: nel 2013 (ultimo bilancio depositato in Camera di commercio), 128.000 euro; nel 2012 addirittura 184.000. Il punto è che il grande affare di Francesco Totti con il Campidoglio è stato fatto grazie anche a un signore che oggi è in galera: Luca Odevaine, grande tifoso giallorosso e amico del capitano che addirittura fece pubblicare un necrologio nel 2005 in occasione della morte del padre del capo di gabinetto di Veltroni.
Il bando vinto – Odevaine era infatti il presidente della commissione che doveva decidere chi inserire nella lista degli immobili a disposizione del Comune per l’emergenza abitativa. Il 27 settembre 2007, si legge nel libro “I re di Roma”, l’Immobiliare Dieci Srl “spara” l’offerta: per l’affitto di via Tovaglieri chiede un canone annuale complessivo di 1 milione e 280.851 euro. In pratica Francesco Totti, o meglio, l’amministratore di allora che non era il fratello Riccardo – subentrato solo nel 2009 – ma il commercialista Adolfo Leonardi, chiede al Comune di Roma di pagare più di 3.000 euro al mese per ognuno dei 35 appartamenti del palazzo di Tor Tre Teste.
L’accusa, per niente velata e anche piuttosto diffamatoria dei grillini, è che Totti abbia “interessi nel Comune”. Intanto però anche il centrocampista della Lazio e della Nazionale Antonio Candreva sostiene la candidatura di Roma per le Olimpiadi nel 2024. “Spero che tutti i romani, a partire da chi oggi è bambino, abbiano la possibilità di vivere il sogno delle Olimpiadi a Roma nel 2024 – afferma Candreva in una intervista pubblicata oggi sul sito della Lazio -. Dobbiamo spingere tutti la candidatura perché avere le Olimpiadi e le Paralimpiadi a Roma vorrà dire che aumenterà tantissimo l’attenzione per lo sport, che miglioreranno gli impianti e che la città diverrà finalemente a misura di disabile. In una parola – conclude Antonio – Roma sarà più bella e proiettata nel futuro”. Posizioni che, indirettamente, sono anche un sostegno al candidato sindaco del Pd Roberto Giachetti che, al contrario di Virginia Raggi del M5s, ha detto di essere a favore della candidatura della Capitale ad ospitare i giochi. Nel frattempo però Totti ci ripensa. In serata è tornato sulla dichiarazione all’Ansa, in cui parlava “a chi ci governerà”, di questa mattina, con la quale ha preso posizione in favore di Roma 2024: “Sono semplicemente accanto alla candidatura olimpica – ha scritto sul suo blog – La politica non c’entra niente e non mi piace essere strumentalizzato dalla stessa. Non faccio parte di nessuno schieramento politico e sono unicamente dalla parte dello sport”.