“Voi giovani non avete voglia di lavorare”, la risposta a una ragazza che ha rifiutato 280 euro al mese | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-23

Francesca Sebastiani ha risposto a tono alla titolare di un negozio di Secondigliano che le aveva offerto 70 euro a settimana per 10 ore di lavoro al giorno

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Il tema dell’occupazione, in particolar modo giovanile, è da tempo al centro di dibattiti. C’è chi accusa i ragazzi di non aver voglia di “faticare” e chi, invece, sottolinea come le paghe offerte siano sotto il limite della decenza (e della sopravvivenza). In molti hanno utilizzato questo argomento per criticare e attaccare il reddito di cittadinanza, in tanti hanno evidenziato come il sussidio di Stato non abbia nulla a che vedere con la situazione attuale. E la storia denunciata da Francesca Sebastiani su TikTok mostra come, sempre più spesso, le offerte (in termini di mole di lavoro e di stipendio) tendano continuamente ed esponenzialmente al ribasso. Ed è questo che provoca le risposte negative dei giovani.

@zkekka Rispondi a @peppeniello169 #greenscreen ♬ suono originale – Francesca Sebastiani

Francesca Sebastiani e la proposta di lavoro a 280 euro al mese

La 22enne di Napoli – vive a Secondigliano – aveva risposto a un annuncio di lavoro: la ricerca era destinata a una risorsa in grado di ricoprire il ruolo di commessa in un negozio di quel quartiere a Nord del capoluogo campano. Lei stessa ha pubblicato sul suo profilo TikTok quella conversazione scritta avuta con la titolare dell’attività. Con tanto di riferimenti allo stipendio, ai giorni e alle ore di lavoro quotidiano richieste.

“Da lunedì a venerdì 9-13.30. Il negozio apre alle 16, però alle 15-15.30 apriamo per le pulizie. Chiudiamo alle 20.30 a volte 21 Il sabato 9-20-30 orario continuato, se c’è molta gente chiudiamo alle 21”.

Sei giorni su sette, dieci ore al giorno (come minimo). Un totale di 60 ore a settimana. E alla domanda sullo stipendio per questa mole di lavoro, Francesca Sebastiani si è sentita rispondere: 70 euro a settimana, quindi 280 euro al mese. Poco più di 1,10 euro l’ora. Insomma, proposta irricevibile e rispedita al mittente dalla giovane ragazza: “Va bene, non sono interessata”. E la titolare del negozio di Secondigliano le ha risposto piccata, come se quell’offerta fosse veramente irrinunciabile:

“Voi giovani d’oggi non avete voglia di lavorare”.

Parole che hanno mandato su tutte le furie la ragazza che ha risposto per le rime a quell’uscita fuori luogo, sottolineando diversi dati di fatto incontestabili:

“Siete voi che non ci fate lavorare, perché neanche tu avresti mai accettato per 70 euro a settimana. E ad un figlio non avresti mai detto di accettare”.

Perché 280 euro al mese per lavorare più di 60 ore settimanali non rappresentano un’offerta congrua per un lavoratore. Anziano o giovane che sia. Stipendi di questo tipo non aiutano il mercato del lavoro e non possono che portare a risposte negative. E questa storia denunciata da Francesca Sebastiani sembra essere la cartina di tornasole di dinamiche che da tempo sono al centro di dibattiti. La dialettica sui giovani non vogliano lavorare viene irrimediabilmente sommersa dalla valanga della realtà.

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