Formigli e la proposta che non piacerà ai no pass: “I tamponi dovrebbero costare il doppio”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-17

Il conduttore all’esordio stagione nel programma di La7 lancia una proposta, per Formigli prezzi dei tamponi raddoppiati

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E’ partito con spirito gagliardo il nuovo anno di PiazzaPulita, Corrado Formigli non ha lasciato spazio ai dubbi ha subito preso una posizione nel dibattito pubblico. Non troppo vicino a Draghi ma nemmeno troppo lontano dalla sua visione politica della gestione dell’emergenza.


In queste ore forse sarà vittima di critiche ma all’inizio della puntata Formigli ha chiarito la linea editoriale del programma, scoperchiando una serie di falsi miti. “Io penso che il dibattito sul green pass e sui vaccini sia un dibattito fasullo – comincia il presentatore -. Oltre il 75% degli italiani sono favorevoli. Non divide l’opinione pubblica ma divide le fazioni politiche”. Il chiaro riferimento è alla Lega e Fratelli d’Italia che parteggiano per gli scettici, dall’altra parte poi ci sono i partiti del centrosinistra più Forza Italia che invece caldeggiano le posizioni pro vaccini. Al punto da pensare all’obbligatorietà della cosa.

Formigli e la proposta che non piacerà ai no pass: “I tamponi dovrebbero costare il doppio”

“Se uno non vuole vaccinarsi non puoi mandare la polizia a casa, va rispettata la minoranza. Altrimenti diventeremmo come la Cina – prosegue poi Formigli -. Ecco allora che i tamponi rappresentano una mediazione verso la minoranza che si oppone, questo fa di noi una democrazia”. Poi arriva la proposta, tutt’altro che provocatoria. “La mediazione però ad un certo punto dovrà tenere conto della situazione. Si parla di gratuità dei tamponi, lo chiedono i sindacati e lo chiede la Lega di Salvini. Lo fanno in nome di una libertà che non può essere garantita in senso assoluto”, continua il frontman di Piazza Pulita. “La mia proposta è quella di tenere i tamponi calmierati per un paio di mesi, e poi andrebbero raddoppiati. Quel sovrapprezzo lo potremmo usare per finanziare la sanità e curare coloro che non si vaccinano e continuano ad andare in terapia intensiva”. Parole dure che richiamano un principio sacro. Oggi i numeri condannano le teorie no vax, dato che sono principalmente i soggetti privi di vaccinazione ad andare in terapia intensiva e a rischiare di più quando contraggono il covid.

 

 

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