Fedez furioso contro il Vaticano per l’attacco al DDL Zan | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-22

Non si è fatta aspettare la reazione di Fedez alla notizia che il Vaticano ha chiesto formalmente all’Italia di modificare il ddl Zan. Il rapper ha tirato fuori tutte le questioni rognose che riguardano la Santa Sede, dalla pedofilia all’IMU

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Non si è fatta aspettare la reazione di Fedez alla notizia che il Vaticano ha chiesto formalmente all’Italia di modificare il ddl Zan. Il rapper ha tirato fuori tutte le questioni rognose che riguardano la Santa Sede, dalla pedofilia all’IMU

Fedez furioso contro il Vaticano per l’attacco al DDL Zan | VIDEO

 

Il rapper, pubblicando alcune stories su Instagram ha spiegato: “Buongiorno amici avete letto l’ultima di oggi? Il Vaticano ha detto all’Italia ‘Se approvate il ddl Zan state violando il Concordato tra Vaticano e Italia’…monelli!”. Fedez inizia la sua invettiva: “Ma chi c… l’ha concordato il Concordato? Non avevamo concordato amici del Vaticano che ci davate delle tasse arretrate sugli immobili che l’Unione Europea aveva stimato sui 5 miliardi? Magari dateci quei soldini ci servono per mandare avanti il paese, poi venite a rompere le palline sulle leggi italiane no?” Fedez dice che il Vaticano non paga perché non sa quantificare quanto. In realtà è l’Italia che non riesce spesso a farsi pagare quanto dovuto. Anche la cifra dei 5 miliardi è oggetto di discussione anche se comunque è lapalissiano che il Vaticano ci debba restituire una importo importante.

Poi il rapper continua ricordando che l’Italia è uno stato laico e parlando della pedofilia: “Non ho capito ancora una cosa amici del Vaticano. Voi potete rompere le palle sulle leggi italiane e metter becco però quando in Italia viene sgamato uno di quei pretini pedofilini a cui piace toccare i bambini…ecco, mi spiegate perché quando succedono cose come queste il pretino non viene processato dalla giustizia italiana e viene processato in Vaticano? Questo lo avevate concordato? Non lo so”. Fedez si rifà ad alcuni casi in cui, come quello del figlio di Cristina Battaglia molestato da un prete condannato in Italia a 6 anni e 4 mesi di carcere e ritenuto solo parzialmente colpevole in Vaticano.

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