Opinioni
Gli incredibili errori dei poliziotti al concorso per diventare ispettore
di Mario Neri
Pubblicato il 2017-10-01
Nel 2014 la polizia ha bandito un concorso per 1400 posti da vice-ispettore. Per accedervi occorreva almeno un diploma di scuola superiore. Gli elaborati consegnati dagli oltre 20 mila partecipanti non erano tutti impeccabili. Il Fatto Quotidiano, in un articolo a firma di Thomas Mackinson e Ferruccio Sansa, racconta che a causa degli oltre 500 […]
Nel 2014 la polizia ha bandito un concorso per 1400 posti da vice-ispettore. Per accedervi occorreva almeno un diploma di scuola superiore. Gli elaborati consegnati dagli oltre 20 mila partecipanti non erano tutti impeccabili. Il Fatto Quotidiano, in un articolo a firma di Thomas Mackinson e Ferruccio Sansa, racconta che a causa degli oltre 500 ricorsi i compiti degli aspiranti ispettori sono finiti in tribunale e da lì è possibile farsi un’idea sulla cultura generale di chi è stato promosso. Non solo: il 12 settembre scorso i vincitori hanno cominciato i corsi in diverse città. Non parliamo di aspiranti poliziotti, ma di agenti in servizio con almeno sette anni di esperienza sulle spalle.
Per gli ispettori, si scopre dagli elaborati, saper scrivere in l’italiano non è poi “fonda me- ntale”. Scritto e troncato così: -ntale. Insieme a “l’ho impartisce ”,“l’ho esegue”. Eppure chi l’ha scritto ha vinto il concorso da vice ispettore. Ed è in buona compagnia perché tra i 2.127 idonei c’è chi scrive più volte “estrema orazio”, e nello spiegare cosa sia la legittima difesa inventa nuove teorie come “l’ingiusta offesa posta in essere anche da cose o animali ”. Promosso pure lui, insieme a chi scrive “ammenta” con la t, “perquotono”e “endicap ”. Non basta: “Tra i 2.127 idonei è stato analizzato un campione di 800 temi.
Un centinaio presenta parti copiate da internet e libri di testo”, riferisce l’avvocato Fiorio. Ma tra i candidati vincitori c’è chi sostiene che – nel caso di un rapinatore in una banca – “non si è autorizzati a sparargli ad altezza petto bensì sulle gambe per evitare la fuga”. Un vincitore propone una nuova definizione dell’o micidio: “Un soggetto che deve uccidere una persona con la pistola, il soggetto per uccidere, deve materialmente, oltre che avere una condotta commissiva nel puntare la pistola con l’intenzione di sparare, affinché avvenga l’evento morte si deve verificare lo sparo”.