Emilia Romagna, i sondaggi in salita e il problema plastic tax

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-03

Il conto alla rovescia verso le elezioni regionali in Emilia Romagna del 26 gennaio, dopo la sberla umbra, fa venire i brividi in casa dem

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Il conto alla rovescia verso le elezioni regionali in Emilia Romagna del 26 gennaio, dopo la sberla umbra, fa venire i brividi in casa dem. Perché, spiegano oggi Silvia Bignami e Goffredo De Marchis su Repubblica, la strada verso le regionali, coi sondaggi che danno sempre il centrodestra avanti di una mezza dozzina di punti, è tutta in salita.

La coalizione di Bonaccini è ancora un’incognita. «Larga, larghissima» giura il presidente. Ma per ora non c’è. C’è solo il patto con Matteo Renzi, stretto durante un pranzo a Firenze, sul fatto che Italia Viva non presenterà la sua lista, ma entrerà coi suoi uomini nella lista civica del governatore. Lì potrebbe entrare anche il movimento di Federico Pizzarotti, ex grillino sindaco di Parma, e scampoli di civismo e di amministratori. La trattativa con il Movimento 5 Stelle, iniziata timidamente a caccia di una svolta green, è naufragata sui resti della sconfitta in Umbria e resta per ora solo nelle aperture quotidiane di Bonaccini.

tassa sulla plastica plastic tax
Plastic tax: la tassa sulla plastica e il suo funzionamento (Corriere della Sera, 2 novembre 2019)

Matteo Salvini il 14 novembre ha già prenotato i 7mila posti del Paladozza, nel centro di Bologna. Intanto il Pd nazionale plana a Bologna, dal 15 al 17 novembre, per la sua conferenza sul programma con Gianni Cuperlo e Nicola Zingaretti. E c’è un problema: secondo Unioncamere, l’intero settore della plastica impiega solo in regione più di 16mila lavoratori per 947 imprese.

In Emilia ci sono aziende come il gruppo bolognese Ilpa, che produce bicchieri e imballaggi in plastica, la piacentina Cds, gioiello dei tappi e delle stoviglie monouso, l’Infia di Bertinoro, che coi suoi prodotti “veste” soprattutto frutta e verdura fresca, così come la Nespak di Massa Lombarda. Ma anche la parmense Flo, che sul proprio sito Internet ritiene con orgoglio che i propri bicchieri di plastica non siano «solo un contenitore monouso, ma un piccolo capolavoro».

I sindacati bolognesi avevano avvertito le istituzioni e la politica già a maggio, in vista degli obblighi della direttiva europea che mette al bando entro il 2021 le stoviglie monouso: «Si rischiano esuberi tra i lavoratori». Solo nel capoluogo emiliano la Cgil stima circa 3mila persone impiegate nella lavorazione della plastica. Ed è la stessa Emilia dove è nata Bio-on, colpita da un’indagine per falso in bilancio, che proprio sulla ricerca di una plastica “green” ha tentato la fortuna.

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