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Don Nando Ottaviani, il parroco contro l’omobitransfobia che ne dice quattro a Pillon | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-09

Il parroco della chiesa di San Ginese (a Capannori, in provincia di Lucca) è da sempre al fianco di chi viene discriminato. E ha coinvolto anche tutta la sua comunità

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Don Nando Ottaviani è il parroco della Chiesa di San Ginese di Compito, una frazione di Capannori (in provincia di Lucca). È molto attivo non solo all’interno della sua comunità che lo ammira, lo stima e lo apprezza, ma anche sui social dove non le manda a dire a quei politici che – celandosi dietro una maschera fatta di cristianità a targhe alterne – si “macchiano” di peccati che hanno l’amaro retrogusto della discriminazione. Un prete che ricorda come ogni essere umano sia uguale all’altro e debba godere degli stessi diritti. Un parrocco che, nel passato più o meno recente, si è anche si è scontrato anche con il senatore della Lega Simone Pillon.

Don Ottaviani, il parroco che dice messa contro l’omobitransfobia

“”Povero Pillon che ti servi di una bambina innocente per sputare ancora odio e sentenze contro il tuo prossimo – ha scritto su Facebook commentando la foto del senatore leghista che ha utilizzato anche sua figlia per demonizzare la comunità LGBT -. Potevi farne a meno di questa tua sparata, ma si sa tipi come te siete abituati x avere più consensi dai vostri discepoli, a fare queste sparate infelici. Sei un povero uomo privo di valori cristiani. Ma ricorda, con la misura con cui misurate gli altri, sarete misurati voi. Quanta pena”. Dalle parole ai fatti.

E ora, visto che il tema è caldo e non può essere più rimandato – visti i fatti di cronaca e gli ultimi accadimenti parlamentari – Don Ottaviani decide di passare all’azione. Domenica scorsa, durante la celebrazione, ha annunciato (ottenendo il plauso della sua comunità ecclesiastica) la decisione di dire messa contro l’omobitransfobia. Il giorno scelto è il mercoledì. Ogni mercoledì. Si parlerà di discriminazione, leggendo i passi della Bibbia e del Vangelo. Quelli in cui, secondo la religione cristiano-cattolica, si spiega che tutti “siamo figli di Dio” e tutti godiamo degli stessi diritti. E, oggi come non mai, l’argomento non può più rimanere fuori dalle “sacre stanze”. E lui da tempo ha deciso di compiere gesti “forti”.

 

Come racconta al quotidiano La Repubblica, Don Ottaviani si era già esposto in passato, non solo con la bandiera arcobaleno della Pace ma anche con striscioni – esposti dal campanile – in favore dell’accoglienza. E ora la sua decisione di dire messa contro l’omobitransfobia: “Le vittime sono soggette a soprusi fisici e psichici, cacciate di casa, sfruttate e uccise. Sono cristiano e sacerdote, voglio pregare per i figli di Dio”. Un concetto di uguaglianza già esposto in una diretta Facebook all’inizio di ottobre.

Il parroco ricorda che lo Stato italiano è laico e i diritti – anche quello ad avere e formare una famiglia – devono essere necessariamente riconosciuti a tutti. Senza celarsi dietro la fede, come sottolineato nella sua intervista a Repubblica: “Pillon ha ringraziato la Madonna e il Signore (dopo l’affossamento del ddl Zan, ndr). Ha detto che ha vinto grazie alla fede. Ma non stava né facendo il Conclave, né scrivendo le regole del Catechismo. Sono uomini dello Stato, pensino a servire lo Stato”.

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