La storia delle gemelle nate con il DNA alterato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-27

Gli scienziati a cui è stato sottoposto il materiale fornito dallo scienziato cinese lo hanno finora definito insufficiente per trarre un giudizio scientifico sull’esperimento e stabilire se l’alterazione possa escludere rischi o danni

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La Cina ha aperto un’indagine sul caso delle gemelline nate con Dna alterato. L’esperimento è stato annunciato ieri da un ricercatore cinese, He Jiankui, che ha dichiarato di avere contribuito alla loro nascita, avvenuta tramite fecondazioni in vitro; e, pur senza evidenze scientifiche, ha aperto una serie di interrogativi sul piano etico e scientifico. Ora a Pechino la Commissione Nazionale per la Sanità ha ordinato “un’immediata indagine” sul caso, riporta l’agenzia Xinhua, citando una nota della stessa Commissione che si dice “fortemente preoccupata” per le affermazioni del ricercatore di Shenzhen. Lunedì, l’ufficio di Shenzhen della Commissione ha reso noto di non avere prove sull’esperimento che il ricercatore, in congedo non pagato dal febbraio scorso presso l’ateneo per cui lavorava, dichiara di avere compiuto e la stessa università presso cui era in organico si è detta all’oscuro delle ricerche compiute, che “violano l’etica e le norme” della struttura. Sempre ieri, un gruppo di 122 scienziati in una lettera aperta ha definito “pazzesco” l’esperimento che il ricercatore dichiara di avere condotto, definendo rischioso l’utilizzo della tecnica Crispr-Cas9 per l’alterazione dei geni negli embrioni umani.

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Le gemelline dal DNA modificato (Il Messaggero, 27 novembre 2018)

Gli scienziati a cui è stato sottoposto il materiale fornito dallo scienziato cinese lo hanno finora definito insufficiente per trarre un giudizio scientifico sull’esperimento e stabilire se l’alterazione possa escludere rischi o danni. Il ricercatore sostiene di avere messo in chiaro con le coppie partecipanti che questo tipo di esperimento non era mai stato messo in pratica finora e che avrebbe potuto comportare rischi, ma non e’ chiaro se i partecipanti abbiano colto lo scopo del progetto, i rischi o gli eventuali benefici. He ha anche promesso una copertura assicurativa per i bambini concepiti con il Dna modificato fino ai 18 anni e oltre, dietro il loro consenso.

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