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“Dopo aver alzato la voce si scusava”, così alcuni dipendenti difendono Gianluca Vacchi dalle accuse | VIDEO

neXtQuotidiano 28/05/2022

In un video una decina di dipendenti e domestici di Gianluca Vacchi difendono “Mister Enjoy” dalle accuse di vessazioni: “La nostra vita qui non trascorre tra una frustata e un insulto”

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In difesa di Gianluca Vacchi, imprenditore ed influencer recentemente denunciato da una sua colf che gli contesta straordinari e tfr non pagati per 70mila euro, oltre a diverse vessazioni sul lavoro, arriva un video pubblicato da una parte del suo staff, una decina di dipendenti che smentiscono le voci che descrivono “Mister Enjoy” come un despota superficiale. “La nostra vita qui non trascorre tra una frustata e un insulto, io sono qui da tre anni, c’è chi è qui da quasi nove anni, se fosse vero nessuno avrebbe resistito tanto tempo”, dice una donna, che argomenta: “Siamo qui per lavorare, per tenere il nostro posto, per divertirci. Nessuno ci obbliga a girare un TikTok o a indossare una divisa, siamo vestiti e nessuno di noi ha un grembiule”. Vacchi era stato accusato di obbligare i suoi dipendenti a ballare a ritmo di musica e di punirli in caso non lo facessero. “Come datore di lavoro è normale, si arrabbia se le cose non vengono fatte come chiede”, osserva una dipendente straniera”.

“Dopo aver alzato la voce si scusava”, così alcuni dipendenti difendono Gianluca Vacchi dalle accuse

E ancora, un suo collega aggiunge: “È stato un grande aiuto per me, quello che si legge su internet non è vero”. Nel difendere Vacchi i suoi dipendenti citano alcuni suoi atteggiamenti “cortesi”: “Il dottore ha anche l’umiltà di chiedere scusa quando si arrabbia e alza la voce. Poi chiede sempre ‘per piacere’. Quello che è stato detto è stato detto da una persona che purtroppo per lei non ha più l’onore di stare in questo team”. Il dito puntato contro la ex colf 44enne di origini filippine che vorrebbe portarlo in tribunale: “Non assumetela, lasciate stare, mandatela alla Caritas”. Lo staff ci ha tenuto a precisare di non aver subito pressioni per registrare un video di difesa di Vacchi: “Siamo qui in difesa sua, a sua insaputa perché lui in questo momento non c’è. Nessuno ci sta minacciando di fare questo video. Noi siamo una grande famiglia che si vuole bene e vuole bene al suo datore di lavoro. E anche lui ce ne vuole”.

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