Il tipo che minaccia il medico che rifiuta di prescrivergli gli esami del sangue per evitare il vaccino

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-04

Diego Pavesio, medico di medicina generale a Torino, ha pubblicato su Facebook la sua “corrispondenza” con un suo assistito

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Il medico di famiglia non è un salumiere a cui si ordinano due etti di prosciutto e ti risponde “sono due e mezzo, che faccio: lascio?”. Il medico messo a disposizione dal servizio sanitario nazionale a ogni cittadino è colui a cui ci si può rivolgere per una visita gratuita (proprio attraverso il SSN) e ricevere indicazioni su terapie e controlli da effettuare. Ma la storia del dottor Diego Pavesio, che lavora a Torino e iscritto all’ASL di Moncalieri, racconta di una percezione alquanto stravolta delle dinamiche medico-paziente. E tutto è partito da un’assurda richiesta fatta da un assistito che pretendeva che il suo medico indossasse le vesti di un passacarte, firmando ricette per trovare un modo di evitare la vaccinazione.

Diego Pavesio, il medico di famiglia minacciato da un paziente no vax

Il medico ha raccontato questo scambio di “corrispondente” tra lui e il suo assistito avvenuto via mail alla vigilia dell’ultimo dell’anno. Ecco cosa si sono detti.
30/12 ore 21.12 Mutuato (non vaccinato): “Buonasera dottore, vorrei farmi prescrivere degli esami del sangue per fare un controllo generale prima di effettuare il vaccino. Grazie”
31/12 ore 09.08 Il sottoscritto: “Non esistono esami prevaccinali, non si possono prescrive, non l’ho mai fatto e non lo farò mai perché non servono a nulla. Si vaccini IL PRIMA POSSIBILE, la variante omicron ha un’infettività mostruosa e contagerà tutti i non vaccinati in poche settimane”
31/12 ore 13.01 Mutuato: “In quanto mio medico di base lei e tenuto a fare ciò che le chiedo cioè la prescrizione di alcuni esami generali perché ho piacere di farmi un controllo e non devo dare spiegazioni del motivo. Quindi le chiedo la cortesia di farmi la prescrizione di alcuni esami del sangue di controllo generale, sennò devo ritenermi obbligato a citare il suo nome ai carabinieri in quanto si rifiuta di fare il suo dovere, ed è già successo con mia moglie si è rifiutato di visitarla e di scriverle alcune cose richieste. Certo della sua comprensione la ringrazio anticipatamente.”
31/12 ore 16.48 Il sottoscritto: “Forse non ha capito bene cosa regola il rapporto tra un paziente e il medico di famiglia in regime SSN. Io sono tenuto a visitarla (il mio studio è sempre aperto) e solo SE lo ritengo a prescriverle degli esami. E sono sempre IO a decidere quali esami. Il medico di famiglia non è un salumiere e lei non sta ordinando un etto di prosciutto. Allo stesso modo non può richiedermi degli esami perché lo ha deciso lei. Lei mi ha richiesto espressamente “prima di effettuare un vaccino” e le ho risposto come avrei risposto a qualunque altro paziente.
Ma la storia non si è conclusa qui. Diego Pavesio, infatti, ha spiegato che alla minaccia di “fare il suo nome ai carabinieri” lui ha risposto avviando la richiesta di ricusazione alla ASL TO5, visto che è venuto meno quel rapporto di fiducia tra medico e paziente. Perché quella dell’assistito è stata una minaccia dopo un “no” legittimo del medico. E le norme prevedono che si possa cancellare un paziente dal proprio registro per questo motivo.

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