Cultura e scienze

Il dibattito su Zerocalcare nelle Lettere a Repubblica

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-02-25

Per una prof leggerlo aiuta a disimparare a studiare…

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Un curioso dibattito sui fumetti di Zerocalcare va in scena da un paio di giorni nella posta di Repubblica. È cominciato ieri con una lettera inviata dalla professoressa Maddalena Orfei con il titolo “Cosa manca alle classi del futuro”:

«Quello della dispersione scolastica deve diventare un tema centrale nel nostro dibattito».Queste le parole di Matteo Renzi.Peccato però che non si tengamai presente di ciò che avvieneveramente nelle scuole.Insegno alle superiori. La composizione delle classi di una prima superiore è sempre meno omogenea: su ventiquattro alunni almeno due o tre sono stranieri, due o tre Bes (ragazzi con Bisogni Educativi Speciali), uno è disabile.
Per ognuno di loro andrebbe svolta una programmazione diversa, pur rimanendo in classe con gli altri. Ma gli insegnanti di sostegno ci sono solo alcune ore per gli alunni con disabilità gravi. Per il resto si deve arrangiare il docente curricolare, il quale prova, facendo i salti mortali, a seguire tutti. Ma non ci riesce mai. Intanto il primo della classe legge di nascosto Zerocalcare e disimpara a studiare e a fare i compiti a casa.

maiconsalvini zerocalcare
A lei replica oggi Sara Grande da Ferrara:

In una lettera pubblicata ieri, la prof.ssa Orfei scriveva che «il primo della classe legge di nascosto Zerocalcare e disimpara a studiare». Io vorrei spezzare una lancia a favore del fumettista, apprezzatissimo in casa nostra non solo dai ragazzi, ma anche dai loro genitori e dai nonni.
Questo per i differenti livelli di lettura dei suoi libri e la delicatezza spesso commovente con cui offre i suoi racconti di vita, armato dei suoi dubbi e della sua fragilità di essere umano.

Speriamo che serva a fare pubblicità a #maiconsalvini.
 

Leggi sull’argomento: Zerocalcare contro Romafaschifo

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