La frecciatina di De Luca a Fazio “avviato su un processo di beatificazione” | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-14

Ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca si lascia andare a una battuta dopo l’intervista a Papa Francesco

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Vincenzo De Luca ospite a Che Tempo che fa nella puntata del 13 febbraio manda una “frecciata” a Fabio Fazio dopo la sua intervista a Papa Francesco. Si parlava del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Le risorse servono per raggiungere questi tre obiettivi: riequilibrio sociale, territoriale e di genere. Obiettivi per non scivolare verso i Paesi del quarto mondo. Io credo che dovremmo far maturare nella classe politica uno stato d’animo da Dopoguerra, di ricostruzione nazionale, la sfida che abbiamo davanti è terribile per le opere da fare e per le riforme, come quella della giustizia, tema complicatissimo. Non può esistere nessun potere sganciato dalla responsabilità”.

La frecciatina di De Luca a Fazio “avviato su un processo di beatificazione”

“Lei – dice il giornalista al governatore della Campania – ha detto che chi ha inventato l’acronimo Pnrr meriterebbe quasi 2 anni di carcere Non ho capito il principio giuridico col quale aveva comminato la pena, quel ‘quasi’”. “Fazio, lei cerca la rissa e non va bene”, risponde De Luca, che incalza: “Si era appena avviato sul percorso di beatificazione”. Il riferimento è naturalmente all’intervista avuta col Pontefice domenica scorsa. Spiazzato, Fazio ha replicato: “Ha visto? Stia attento a prendermi in giro, la prossima volta vedrà. Arrivederci, grazie”. “Arrivederci, grazie a lei e buon lavoro”, ha concluso pacificamente il presidente campano.

Prima, aveva spiegato il perché della sua decisione di prolungare l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto nella sua regione: “Le mascherine obbligatorie fino a fine febbraio non sono un grande sacrificio, ma una prova di responsabilità. Noi abbiamo semplicemente dato un’interpretazione più restrittiva rispetto alle normative nazionali. Sarebbero già rimaste obbligatorie nei luoghi chiusi, sui mezzi pubblici, nei teatri, cinema, stadi, ma quando diciamo che all’aperto l’uso è facoltativo salvo in caso di assembramenti, come facciamo a misurare questi assembramenti? Diventa anche impossibile tenerla in tasca e poi tirarla fuori quando serve. Attendiamo che il contagio raffreddi ulteriormente”.

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