Cultura e scienze
Daniela Santanchè sul Weinstein e Asia Argento: «Stupro? No, cambio merce»
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-10-19
«Da sempre gli uomini hanno usato il potere e la ricchezza per sedurre le donne e da sempre le donne hanno usato la bellezza per sedurre gli uomini. È il gioco delle parti. I primi cercano di conquistare con la merce che hanno, le seconde si concedono e in cambio ottengono carriera, denaro, protezione»
Daniela Santanchè oggi verga di suo pugno un interessante editoriale su Libero nel quale “rivela” che quello che è successo ad Asia Argento e ad altre con Harvey Weinstein non è uno stupro, ma “cambio merce”:
Il caso Weinstein ha aperto il dibattito sul comportamento degli uomini con le donne e subito le donne, o meglio un certo tipo di donne, si sono schierate con le “vittime”, aggiungo io di se stesse. Donne che molti anni dopo hanno raccontato sui giornali e alle televisioni, senza avere il coraggio di denunciarle agli organi preposti, le violenze, e qualcuno ha usato anche la parola stupro, subìte dal re di Hollywood. Io non ci sto.
Io senza opportunismi e ambiguità mi schiero dalla parte della “vita” e vi spiego perché. Da sempre gli uomini hanno usato il potere e la ricchezza per sedurre le donnee da sempre le donne hanno usato la bellezza per sedurre gli uomini. È il gioco delle parti. I primi cercano di conquistare con la merce che hanno, le seconde si concedono e in cambio ottengono carriera, denaro, protezione.
Ed eccola, la Santanchè che si schiera dalla parte della vita:
Nel mio lavoro (vendo pubblicità) si chiama cambio merce. Questa è la vita, questo avveniva ieri, oggi e avverrà domani. Non facciamo le vergini, non facciamo finta di scandalizzarci e di non sapere che il rapporto tra uomo e donna è anche questo. Non diventiamo le Meryl Streep di turno, che nel 2012 alla consegna degli Oscar diceva in mondovisione: «Weinstein è il mio Dio», mentre oggi la stessa donna dice che Weinstein è disgustoso e imperdonabile. Ma lei dove viveva? Con chi parlava la donna più potente di Hollywood?
Non frequentava il suo mondo? Che orrore, che disgusto, per usare le sue stesse parole, mi fanno queste donne. Per me, loro sono imperdonabili. Non si sputa nel piatto in cui si mangia con gusto.
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