Cultura e scienze

Così Daniela Santanchè licenzia i giornalisti di Novella 2000 e Visto

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-08-10

Ricordatevelo quando sentirete i politici promettere posti di lavoro: è vero il contrario. Il caso Salvini è lì a dimostrarlo. Quello dell’onorevole di Forza Italia lo conferma

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Ricordatevelo quando raccontano di voler creare posti di lavoro: i politici i posti di lavoro li distruggono. È successo a Matteo Salvini con i dipendenti della Lega Nord e i lavoratori di giornali, radio e tv della Lega Nord. Succede a Daniela Santanchè che ha avviato le procedure per i licenziamenti collettivi il 4 agosto, al termine della cigs al 45% e dopo aver messo giornalisti e impiegati in ferie forzate.

Così Daniela Santanchè licenzia i giornalisti di Novella 2000 e Visto

La Santanchè ha annunciato la liquidazione della Visibilia Magazine, che aveva acquisito Novella 2000 e Visto nel 2015 da Prs Editore (che a sua volta li aveva avuti in saldo da Rcs-Corriere della sera). La Magazine si era aggiunta alla Visibilia Editore, società quotata che pubblica Ciak,Pc professionale e Villegiardini. Allora, Santanché aveva dichiarato di essere riuscita “a realizzare un sogno che la riempiva di orgoglio”, promettendo il rilancio delle due testate del gossip.
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“Con i giornalisti della Visibilia Editore abbiamo firmato un accordo e tutto va benissimo”, aveva spiegato qualche tempo fa Santanchè al Fatto. “Quelli della Magazine invece non hanno accettato il dialogo. Hanno stipendi altissimi da 130-180 mila euro l’anno, mi costano 2,2 milioni l’anno più il borderò dei collaboratori. Non è più possibile andare avanti così: i giornali devono stare sul mercato, con spese compatibili con le vendite e gli incassi della pubblicità. Il mondo dell’editoria, lo sappiamo, è cambiato”.

Novella 2000 e Visto, tutti licenziati

La situazione però è curiosa anche per altri motivi. Dopo aver messo in liquidazione il 25 luglio scorso la casa editrice delle due testate, al termine di un pesante regime di cassa integrazione (pari al 45%), venerdì 4 agosto per 14 dipendenti (tra giornalisti e impiegati) è stato chiesto il «licenziamento collettivo per cessazione dell’attività». Motivazione singolare, dal momento che i due magazine non sospenderanno le pubblicazioni ma andranno normalmente in edicola, anche in queste settimane con i dipendenti in ferie forzate, grazie al lavoro affidato a service esterni. Santanchè, quindi, continuerà a pubblicare le testate, si dice probabilmente trasferendole a un’altra società di sua proprietà, ma senza le redazioni e senza aver mai fatto un piano di rilancio.
daniela santanchè novella 2000 visto
Ecco il comunicato sindacale del CdR di Visto e Novella 2000:

Visibilia Magazine ha deciso di licenziare tutti i dipendenti. È questa la decisione dell’onorevole Daniela Santanchè, ex amministratore unico della società che edita Visto e Novella 2000 dal 1° gennaio 2016, per mano del liquidatore di sua nomina.
La comunicazione presenta gravi lacune e una ricostruzione sommaria dei motivi che portano a lasciare a casa 14 giornalisti e impiegati, scaricando tutta la colpa sulla crisi del mercato editoriale e sui costi del personale.
In questi due anni di gestione Santanchè nulla è stato fatto per portare Visto e Novella a competere sul mercato editoriale: contrariamente a quanto afferma il liquidatore, mai è stata pianificata una campagna promozionale né pubblicitaria, mai una locandina, mai un passaggio in Tv come tutte le testate concorrenti. Nemmeno col recente cambio alla direzione di Visto. Non solo: Visibilia Magazine ha mostrato da sempre una totale incapacità nel gestire la diffusione di Visto e Novella 2000, tanto che in edicola le due testate spesso non giungono e quindi vengono destinate direttamente al macero. Stessa sorte per i numeri speciali, di cui non si ha traccia.
E allora, il problema sono i presunti costi eccessivi del personale (in realtà tutti sono assunti ai minimi tabellari), oppure l’assoluta incapacità di svolgere il delicatissimo lavoro di editore, senza un controllo professionale, attento e costante su giornali, marketing e distribuzione delle copie in edicola?
Ora, il liquidatore dell’onorevole Santanchè, dopo un periodo di ferie forzate e mentre le due testate verranno realizzate appoggiandosi totalmente service editoriali esterni (quindi altri costi), 14 dipendenti saranno licenziati, una decisione a dir poco avventata che avrà ricadute anche sul futuro di 14 famiglie. Già perché dai prossimi numeri Visto e Novella, sempre diretti da Benedetto Mosca e da Roberto Alessi, verranno realizzati da strutture editoriali esterne. Si chiede pertanto agli organi preposti di vigilare e intervenire su questa decisione per arginare un fenomeno che rischia di essere emulato da altri editori a discapito della qualità dell’informazione e dell’occupazione dei giornalisti.
Lo scenario che si sta delineando va oltre: si apprende che le pubblicazioni di Visto e Novella 2000 continueranno, ma con un’altra società. In sostanza, quindi, l’obiettivo della Santanchè è unicamente quello di licenziare gli attuali dipendenti.
Si chiede pertanto al liquidatore, e a Daniela Santanchè, di rivedere le affrettate decisioni fin qui prese e di aprire un tavolo di confronto diretto e serio basato su una rigorosa programmazione editoriale, oggi del tutto assente, in modo tale che Visto e Novella, col patrimonio degli attuali giornalisti e dipendenti che in tutti questi anni hanno decretato il vasto apprezzamento dei lettori, possano tornare competitivi.

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