Novella 2000 e Visto a rischio chiusura

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-07-26

Daniela Santanchè mette in liquidazione una delle due case editrice: posti di lavoro in pericolo

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Daniela Santanchè con la sua Visibilia Magazine SRL aveva promesso di rilanciare Visto e Novella 2000. Adesso, racconta il Fatto, mette in liquidazione la sua casa editrice e a rischio i posti di lavoro delle due riviste:

Ora, venti mesi dopo quelle dichiarazioni, Daniela Santanchè deve avere cambiato idea: minaccia di chiudere una delle sue due case editrici, la Visibilia Magazine srl, che manda in edicola due “storici”settimanali popolari, Novella 2000 e Visto. Lo comunica il comitato di redazione dei due giornali, protestando contro “l’imprenditrice e politica che nei suoi appassionati interventi televisivi si propone come paladina delle professionalità italiane, ma predica bene in pubblico e razzola male nel privato della sua impresa”.
Ieri ha annunciato la liquidazione della Visibilia Magazine, che aveva acquisito Novella 2000 e Visto nel 2015 da Prs Editore (che a sua volta li aveva avuti in saldo da Rcs-Corriere della sera). La Magazine si era aggiunta alla Visibilia Editore, società quotata che pubblica Ciak,Pc professionale e Villegiardini. Allora, Santanché aveva dichiarato di essere riuscita “a realizzare un sogno che la riempiva di orgoglio”, promettendo il rilancio delle due testate del gossip.

daniela santanché scala
Ora, dopo la cassa integrazione pagata dall’INPGI per un terzo, i bilanci non sono tornati positivi. E allora è pronta la spada di Damocle:

“Con i giornalisti della Visibilia Editore abbiamo firmato un accordo e tutto va benissimo”, spiega Santanchè al Fatto. “Quelli della Magazine invece non hanno accettato il dialogo. Hanno stipendi altissimi da 130-180 mila euro l’anno, mi costano 2,2 milioni l’anno più il borderò dei collaboratori. Non è più possibile andare avanti così: i giornali devono stare sul mercato, con spese compatibili con le vendite e gli incassi della pubblicità. Il mondo dell’editoria, lo sappiamo, è cambiato”.

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