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La storia di Dana, la donna tedesca con disturbi mentali violentata ripetutamente alla Stazione Termini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-23

Della donna si sanno poche informazioni, ma sufficienti per richiedere l’intervento delle istituzioni. Ha 30 anni ed è incinta di 6/7 mesi. Soffre di disturbi psichici che si sono acuiti con il suo stato di indigenza

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Il sottopasso Turbigo è quel luogo dimenticato da tutti. Si trova a due passi dalla Stazione Termini di Roma e collega le due vie parallele che accompagnano l’entrata e l’uscita dei treni dalla capitale: via Marsala e via Giolitti. Una galleria attraversata ogni giorno da migliaia di automobili, ma c’è quel lato buio in cui sono accampate persone che hanno perso tutto e che non hanno più nulla. Tra quegli invisibili c’è anche Dana, una 30enne tedesca il cui stato di indigenza ha acuito i suoi disagi psichici. Ed è lì, in quel tunnel invisibile agli occhi di chi passa, che ha subito e continua a subire violenze.

Dana, la tedesca con disturbi mentali violentata ripetutamente a Termini

Dana “vive” per le strade del quartiere Esquilino da circa sette mesi. Le persone che abitano in quella zona di Roma hanno notato un drastico cambiamento – e non solo per quel che riguarda lo stato di pulizia personale – avvenuto nel corso di queste lunghissime settimane. All’inizio, infatti, si presentava curata pur palesando tutte le sue difficoltà. Poi, con il passare del tempo, qualcosa si è rotto anche a livello psichico. La donna, 30 anni, alterna momenti in cui riesce a parlare perfettamente tre lingue (tedesco, russo e inglese) ad altri in cui appare evidente uno stato di confusione. Inoltre, poco dopo il suo arrivo nel quartiere Esquilino, Dana è rimasta anche incinta.

Ma la sua terribile storia non finisce qui. La donna sarebbe anche vittimi di continui abusi e di violenze sessuali in strada, con uomini che starebbero sfruttando i suoi disturbi mentali per avere rapporti con lei. Una situazione denunciata anche dalle persone che vivono a pochi metri di distanza dal sottopasso Turbigo che hanno più volte contattato le autorità competenti per chiedere il loro intervento. Oltre a una manifestazione a diversi flash-mob, è stata avviata anche una raccolta firme in cui vengono raccontati alcuni dettagli sull’unica volta che l’Asl ha provato ad avvicinare Dana:

“Durante l’unico intervento operato ormai 10 giorni fa dalla sala operativa e dalla Usl Roma 1, la signora è stata trovata nel pieno di un atto sessuale con un uomo in una tenda sotto il tunnel e anche nonostante questo, nulla si è fatto per metterla in sicurezza e denunciare l’accaduto”.

Il tentativo di avvicinamento sarebbe avvenuto lo scorso 13 agosto, con la donna – in evidente stato confusionale – che si sarebbe allontanata per fuggire al tentativo di Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO). Ma le sue condizioni fisiche e mentali sembrano peggiorare di giorno in giorno, nonostante i tentativi di una cittadinanza che si è attivata per chiedere un aiuto per Dana. Ma la sua vicenda rischia di rimanere nell’ombra di quella scarsa illuminazione che contraddistingue (da sempre) il sottopasso Turbigo, un luogo dove la gente passa fissando solo la luce che porta fuori da quel tunnel.

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