Dabbing: la «nuova» tecnica di inalazione dell'olio di marijuana

di dipocheparole

Pubblicato il 2015-09-01

Il dabbing è un termine che definisce l’inalazione del vapore di miscele di cannabinoidi concentrate. Il Guardian ha raccontato ieri che molto probabilmente diventerà il nuovo “allarme sociale sull’uso della droga” perché l’altissima concentrazione di marijuana (con valori superiori al 90%) porta ad effetti nettamente superiori a quelli di una “normale” canna. La tecnica, che …

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Il dabbing è un termine che definisce l’inalazione del vapore di miscele di cannabinoidi concentrate. Il Guardian ha raccontato ieri che molto probabilmente diventerà il nuovo “allarme sociale sull’uso della droga” perché l’altissima concentrazione di marijuana (con valori superiori al 90%) porta ad effetti nettamente superiori a quelli di una “normale” canna. La tecnica, che prevede l’inalazione di olio di marijuana attraverso un tubo di vetro, non è nuova: i primi segnali arrivano dagli anni 60 mentre già dieci anni fa comparivano articoli sul tema.

dabbing marijuana
Il dabbing e la marijuana (Guardian)

Il DAB, conosciuto anche come butane hash oil (BHO) e chiamato anche “budder,” “honeycomb” o “earwax”, è molto più potente delle forme convenzionali di consumo di marijuana perché ha una molto più alta concentrazione di THC. E quindi, spiegano gli esperti, ci sono molti pericoli nascosti come quello dei solventi chimici infiammabili come il butano che vengono utilizzati per fabbricare i concentrati. Per il dabbing è necessario l’OIL RIG o più semplicemente Rig, ovvero un dispositivo per fumare realizzato in titanio o vetro che permette l’inalazione. Di solito si riscalda la miscela con un accendino a fiamma ossidrica e non appena l’olio si trasforma in vapore viene inalato.

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