Crozza e l’imitazione di Giorgio Parisi (alle prese con la pasta) | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-09-14

In occasione del ritorno del programma Fratelli di Crozza, il comico veste i panni di Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica nel 2021

article-post

In un video pubblicato sul proprio profilo Facebook per pubblicizzare il programma Fratelli di Crozza che tornerà in tv il prossimo 23 settembre, Maurizio Crozza imita per la prima volta Giorgio Parisi, fisico e accademico italiano, premio Nobel per la fisica nel 2021 per i suoi studi sui sistemi complessi.

Crozza imita Parisi e ironizza sulla cottura della pasta

«La fisica è una scienza esatta, ci insegna come risparmiare il gas cuocendo la pasta. Sull’Everest, per esempio, l’acqua bolle a 70,5 gradi quindi noi fisici consigliamo agli italiani di andare a cucinare i fusilli in Nepal. È un po’ scomodo, in effetti mi hanno dato il Nobel per la fisica, ma per la pasta no», scherza il comico.

Giorgio Parisi ha condiviso su Facebook un post nel quale si consigliava di spegnere il fornello del gas dopo avere buttato la pasta in una pentola di acqua bollente, una pratica già nota e forse usata da molti perché la pasta cuoce ugualmente e così facendo si può consumare meno gas. Giorgio Parisi ha scritto che lui non è solito spegnere il fornello dicendo che sicuramente cuocerebbe allo stesso modo. «In fondo la pasta si cuoce bene anche in montagna con l’acqua che bolle a 90 gradi», ha concluso Parisi. Nei giorni seguenti, il suo suggerimento è stato ampiamente ripreso da giornali, cuochi, scienziati e dagli utenti dei social, generando un dibattito che ha attirato l’attenzione di molti.

Questa pratica è difesa da quanti credono che metterla in atto possa contribuire a risparmiare energia ma criticata da alcuni esperti di gastronomia, come lo chef Antonello Colonna, uno dei cuochi più famosi in Italia, che ha detto: «La pasta diventa gommosa. Me lo ricordo bene quando a casa dei miei genitori la bombola del gas si spegneva proprio mentre gli spaghetti erano in cottura. E quando accadeva erano guai, perché la consistenza del prodotto ormai era compromessa».

Potrebbe interessarti anche