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Cristina D’Avena canta Lady Oscar sul palco di FdI: “Un messaggio d’amore universale” | VIDEO
Asia Buconi 16/12/2022
Cristina D’Avena ha presentato la sigla di Lady Oscar, una delle più apprezzate dalla comunità lgbtq+, con un’introduzione molto eloquente

Una partecipazione oltre ogni ideologia politica, così la regina delle sigle dei cartoni animati Cristina D’Avena aveva definito la sua ospitata alla festa per i dieci anni di Fratelli d’Italia tenutasi ieri a Roma. Alla fine, la cantante si è esibita sul palco allestito dal partito di Giorgia Meloni nonostante le numerose critiche, arrivate soprattutto da chi la considerava una paladina della comunità lgbt.
È successo: gonna rainbow, esibizione di Lady Oscar e messaggio sull’amore universale. Cristina D’Avena poco fa sul palco di FDI. Grande ✨❤️ pic.twitter.com/0jyIZ5dCIx
— fab (@Fab91) December 15, 2022
Cristina D’Avena canta Lady Oscar sul palco di FdI: “Un inno all’amore”
In barba a ogni polemica, Cristina D’Avena è andata dritta per la sua strada. E si è presentata sul palco di FdI a Piazza del Popolo con una coloratissima gonna arcobaleno. Poi, ha intonato la sigla di Lady Oscar, una delle più apprezzate dalla comunità lgbtq+, e lo ha fatto presentando la canzone con un’introduzione molto eloquente: “Voi conoscete la storia di Lady Oscar: è un inno all’amore, all’amore universale, senza distinzioni. Ed è per questo che io la devo cantare con voi per esprimere tutto, perché l’amore è tutto”.
Un messaggio di apertura che è stato ribadito pure qualche istante più tardi dalla cantante sempre in riferimento alla guardia di Maria Antonietta, la cui sessualità è notoriamente molto ambigua. D’Avena, nel dare una lezione a chi l’aveva criticata, ha infatti ribadito: “Preferisco ricordare a chi mi ha giudicato, forse con un po’ troppa fretta, chi sono”.
La replica di Cristina D’Avena alle polemiche per la festa di FdI a Roma
Rispondendo alle polemiche per la presenza all’evento di Fratelli d’Italia, Cristina D’Avena aveva sostenuto che la sua fosse una partecipazione tutta incentrata sulla musica e non sulle ideologie politiche. Poi, la cantante aveva voluto ricordare a tutti i suoi impegni in favore dei diritti civili e delle comunità LGBTQ+ e aveva scritto in merito su Instagram:
Cari amici, ho letto nel pomeriggio di ieri, sul web, commenti e considerazioni feroci sulla mia partecipazione alla festa di questa sera, in Piazza del Popolo a Roma. Non credo serva spiegare come mi sia sentita; preferisco ricordare a chi mi ha giudicato, forse con un po’ troppa fretta, chi sono. Da quarant’anni canto in tutti i posti dove sono ben voluta e accolta. Nelle piazze dei Paesi, nei palazzetti delle città, nei teatri, in televisione, nelle feste LGBTQ+ e anche alle Feste dell’Unità. Nei Pride e al Vaticano. E sempre e ovunque con tutto l’impegno e la gratitudine possibili. Perché le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e spensieratezza a chi è cresciuto con loro e a chi le canta assieme a me. Tutti, nessuno escluso. E questo non è qualunquismo, ma libertà. Stasera, come tutte le altre, non porto ideologie, ma musica. Non mi schiero e non cambio pelle all’improvviso. Ho accolto un invito per cantare, non per militare sotto una bandiera. E se posso trasformare una polemica in qualcosa di più utile, vorrei fosse – questa – un’ottima occasione per dimostrare (se mai ce ne fosse ancora bisogno) che la musica unisce, include, conforta. Ho sostenuto, e sempre sosterrò, i diritti civili e l’amore universale che dovrebbe essere alla base della crescita di ogni essere umano.
Canto Pollon, i Puffi, Memole, Occhi di Gatto, Mila e Shiro…. Sono inni di leggerezza e di fantasia… e di nessuna altra natura o pretesa.