Crisanti: “Stop AstraZeneca reazione di panico della politica. Nessuna evidenza scientifica”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-17

Dopo Galli, arrivano anche le parole del dottor Crisanti, che a SkyTg24 smentisce categoricamente ogni evidenza scientifica sul caso del vaccino di Oxford

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“Sono state decisioni politiche prese senza alcuna consultazione o supporto con i tecnici. Secondo me si è trattato di una reazione di panico da parte della politica”. Ad affermarlo a Sky tg 24 è Andrea Crisanti, direttore del dipartimento Microbiologia e Virologia Azienda Ospedaliera Padova, sul vaccino AstraZeneca. “Abbiamo un cts, è stato consultato? in Inghilterra sono stati vaccinati in 11 milioni e non è successo niente”, aggiunge. “Ora che il processo è iniziato deve andare fino in fondo. Si facciano le indagini fino in fondo”, sottolinea Crisanti.

Crisanti, stop AstraZeneca? “Si è trattata di una reazione di panico della politica”

“Sarà compito della politica ricreare la fiducia – sottolinea Crisanti -. Se poi lo si chiede all’Ema quest’ultimo deve essere assolutamente sicuro per dare risposte che diano fiducia. Dovrà produrre un documento che convinca le persone”. Per il futuro però “bisogna stabilire delle soglie dopo le quali parte questo processo – rimarca -. E bisogna che in Europa tutti quanti si mettano d’accordo per non creare questo caos. Mi sta molto bene che vengano fatti ulteriori controlli per dare fiducia alle persone”.

Crisanti: “Chi ha sospeso Astrazeneca se ne assuma responsabilità”

“Sono state tutte decisioni politiche non supportate da nessuna evidenza scientifica. e adesso chi le ha prese se ne assume la responsabilità perché nessun organo scientifico si è pronunciato contro il vaccino Astrazeneca”. Lo ha detto a Sky Tg24 Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università Padova, ospite di Buongiorno, commentando la sospensione del vaccino Astrazeneca.

“Decisioni – secondo il virologo – prese in preda al panico senza nessun supporto scientifico e adesso la scienza deve andare in aiuto di queste stupidaggini. Si tratta di 5 o 6 casi ogni milione, pochissimi, non c’è nessuna correlazione causale se non una relazione temporale che è necessaria ma non sufficiente per stabilire una relazione causale. Fare le autopsie non serve a nulla, è solo un problema di analisi statistiche su grandi numeri che per ora non ci supportano sulla base delle conclusioni raggiunte”.

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