Cultura e scienze
COVID-19: le regole da seguire per non infettare i parenti
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-08-24
«Se si condivide il bagno, perché se ne ha uno solo, è importante soprattutto un attento lavaggio delle mani e delle superfici, sanificando gli ambienti attraverso l’uso delle soluzioni alcoliche». Per gli indumenti sporchi, meglio ricorrere a due lavatrici, separando i capi di abbigliamento degli altri familiari non contagiati e usare temperature alte, a circa 60-90 gradi
Roberto Cauda, direttore di malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma, spiega oggi al Messaggero le regole da seguire per non infettare i parenti nell’epidemia di Coronavirus Sars-CoV-2 e COVID-19.
«È necessario anzitutto che le persone asintomatiche si autoisolino in una parte della casa dove altri non vanno, per evitare appunto il rischio connesso al fatto che, stando insieme, il virus si trasmetta piuttosto facilmente attraverso le vie aeree». Come già indicato per tutti i luoghi al chiuso, è inderogabile insomma la misura del distanziamento di sicurezza di almeno un metro, e ovviamente l’uso delle mascherine chirurgiche. Dovendo rimanere chiusi per diversi giorni a casa, occorrerà quindi fare attenzione a ogni attività quotidiana di routine. A cominciare dai pasti.
«Pranzare o cenare per conto proprio – rimarca Cauda – è una precauzione che potrebbe evitare tutto quello che porta al contatto stretto con i propri cari». No assoluto, poi, alla condivisione di posate o bicchieri. Per il lavaggio dei piatti è sufficiente l’uso della lavastoviglie o comunque i normali detergenti, e il risciacquo con acqua calda. Meglio insomma un eccesso di prudenza, piuttosto che il rischio di contagiare qualche altro componente della famiglia. L’isolamento domiciliare sarà ovviamente meno problematico per chi dispone di spazi grandi e anche di un secondo bagno. Ma anche per chi abita in piccoli ambienti si può ricorrere a diversi accorgimenti.
«Se si condivide il bagno, perché se ne ha uno solo, è importante soprattutto un attento lavaggio delle mani e delle superfici, sanificando gli ambienti attraverso l’uso delle soluzioni alcoliche». Per gli indumenti sporchi, meglio ricorrere a due lavatrici, separando i capi di abbigliamento degli altri familiari non contagiati e usare temperature alte, a circa 60-90 gradi. Le superfici toccate frequentemente dalla persona contagiata devono essere pulite e disinfettate spesso. La persona contagiata, poi, dovrebbe avere una stanza tutta per sé. «Siccome il virus può essere emesso parlando o tossendo – ricorda Cauda – è necessaria una periodica sanificazione degli ambienti. Una delle misure più efficaci è poi l’apertura delle finestre e la luce ultravioletta del sole. In particolare, la camera dove si trova la persona contagiata va areata spesso e naturalmente va sanificata con frequenza».
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