FAQ
Così chiude Schengen
neXtQuotidiano 07/03/2016
Sul tavolodi Bruxelles la sospensione e un calendario per la riattivazione Ma tornare ai vecchi confini costerà alla Ue 10 miliardi all’anno
In questa infografica del Corriere della Sera a corredo di un articolo di Federico Fubini possiamo vedere il documento con il quale Jean-Claude Juncker si presenterà oggi all’ennesimo Consiglio europeo sull’emergenza rifugiati. Già dal titolo – “Back to Schengen” – la proposta del presidente della Commissione Ue presuppone che l’accordo di libera circolazione delle persone in Europa sia nei fatti già saltato: poco importa che formalmente lo abbiano «sospeso» solo da sei dei 26 Paesi aderenti:
La Commissione, questa volta pienamente in sintonia con l’Italia, guarda oltre. L’obiettivo è pilotare i leader europei verso un percorso a tappe per poter riattivare la libertà di circolazione in Europa già da dicembre. Se suona come un’ambizione timida, non lo è a confronto con il recente passato. Fino a poche settimane fa, quando vari governi del centronord accarezzavano l’idea di liberarsi del problema escludendo la Grecia da Schengen e lasciandola da sola a gestire i siriani, a Bruxelles non si escludeva una sospensione biennale. Già oggi Paesi posti su snodi nevralgici come Austria, Svezia, Danimarca o Ungheria hanno formalmente congelato gli accordi; Stati fondatori dell’Unione come Francia, Germania e Belgio hanno riattivato i controlli ai passaggi di frontiera e per almeno nove dei 26 firmatari Schengen è di fatto in archivio.
Se il piano della Commissione Ue non riesce arrestare lo sgretolamento di Schengen, si conteranno i costi per le imprese e l’occupazione. Le stime di Bruxelles, così come quelle della Fondazione Bertelsmann e del centro studi del governo francese, indicano che il ritorno alle vecchie frontiere del ‘900 comporterebbe per l’area euro una perdita di reddito di circa dieci miliardi l’anno. Separata dai suoi passi alpini, per l’Italia e il suo export il danno rischia di essere pesante se i tempi per ogni camion si allungano sulle file ai confini e le catene di fornitura con la Germania si allungano.