Cosa ha detto Draghi sulle riaperture dei matrimoni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-12

“Il festeggiamento è un desiderio che abbiamo avuto tutti, ma è fondamentale avere pazienza per evitare che un’occasione di gioia e spensieratezza si trasformi in un potenziale rischio per i partecipanti”

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Chi non vede l’ora di sposarsi ed è settimane che aspetta risposte sul se potrà farlo o meno, dovrà attendere (almeno) il 17 maggio. Perché nel question time di oggi all Camera il presidente del Consiglio Mario Draghi ha rimandato l’appuntamento a lunedì, quando in cambia di regia si discuterà anche di questo. Per ora ha “solo” espresso parole di vicinanza a chi vorrebbe celebrare questa giornata e festeggiarla con i propri invitati (parenti e amici) e per chi invece lavora in questo settore, duramente colpito. Ha detto:

Capisco la preoccupazione di chi si accinge a sposarsi. Il festeggiamento è un desiderio che abbiamo avuto tutti, ma è fondamentale avere pazienza per evitare che un’occasione di gioia e spensieratezza si trasformi in un potenziale rischio per i partecipanti. Il tema del weeding sarà argomento della prossima cabina di regia, prevista per lunedì 17 maggio, e sarà l’occasione per dare maggiori certezze ad un comparto che ha subito danni significativi. Il governo è attento a conciliare economia e salute e i matrimoni, in quanto luoghi di agggregazione, possono favorire i contagi. Serve un un approccio graduale a seconda dell’andamento epidemiologico.

Quando si potrà tornare a festeggiare i matrimoni?

Le difficoltà del settore wedding e le preoccupazioni dei futuri sposi sono ormai note. Non perché  le persone non possano convogliare a nozze. Anzi: in realtà non c’è alcun divieto a celebrare il matrimonio (sia civile che religioso). Quello che non è consentito è festeggiare, organizzare i ricevimenti. E quindi la scelta che molte coppie stanno facendo ormai da mesi è: sposarsi senza parenti e amici oppure rimandare. Alcuni hanno optato per la prima, altri per la seconda. Ma c’è un fatto: ancora non si sa quando si potrà (e in che forma) tornare a festeggiare, organizzando un ricevimento. E non è poco: perché (si sa) organizzare un matrimonio non è cosa da poco, e le cifre che ruotano attorno alla faccenda spesso e volentieri sono considerevoli.

A giugno però dovrebbe sbloccarsi la situazione. I più ottimisti speravano che potesse succedere proprio all’inizio del mese, ma tutto porta a pensare che si vada verso la metà. E comunque rispettando alcune regole, primo fra tutti il distanziamento (che in queste occasioni non sempre è facile mantenere), e il numero limitato di ospiti. A questo proposito questa mattina ha parlato anche Fracesco Vaia, direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, ospite de ‘L’aria che tira’ su La7: “Ci sono alcune decisioni che francamente non comprendo. Si può fare tutto a condizione che si applichi il buon senso, invece di fare matrimoni con 1000 persone si posso celebrare in modo più ristretto e con solo i congiunti. Quello che deve prevalere nelle riaperture è il buon senso”.

Quindi, chi pensa di festeggiare questa estate con centinaia di invitati, rischia di rimanere deluso.

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