Cultura e scienze
Coronavirus: le cure “miracolose”
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-04-01
Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas, in un’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera va all’attacco della disinformazione su COVID-19, attuata secondo due criteri: le sciocchezze sul virus creato in laboratorio (vero Salvini, vero Meloni, vero Mussolini?) e le “cure miracolose” annunciate con troppa fretta
Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas, in un’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera va all’attacco della disinformazione sul Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19, attuata secondo due criteri: le sciocchezze sul virus creato in laboratorio (vero Salvini, vero Meloni, vero Mussolini?) e le “cure miracolose” annunciate con troppa fretta:
«Abbiamo cercato di produrre un vaccino contro notizie false o imprecise che circolano e di fornire un vademecum a chi opera in questo campo anche al di fuori dell’Italia, in condizioni ancora più difficili, basti pensare ai Paesi africani».
A che cosa si riferisce quando parla di notizie false?
«Una di queste è l’ipotesi che il virus sia stato creato in laboratorio: una falsità già circolata a proposito di Ebola, Sars, Hiv. Ma si potrebbero fare molti altri esempi».Nel vostro documento però parlate anche di terapie fatte da medici.
«Abbiamo cercato di fare il punto sottolineando la necessità di recuperare la centralità della metodologia della ricerca. Non è responsabile dichiarare di avere la cura in mano dopo aver visto due pazienti stare meglio. Così si nega il diritto alla speranza che si deve garantire in medicina».Ma chi prova nuove cure lo fa, se in buona fede, proprio per dare una speranza.
«Anche in questa situazione è necessario trovare un equilibrio fra emergenza e rigore. Nel nostro documento, non a caso, facciamo riferimento a editoriali comparsi su importanti riviste scientifiche che concordano sull’importanza anche nelle circostanze attuali, di seguire metodi rigorosi, per potere aiutare i pazienti di oggi ed i domani. Chi diffonde notizie di soluzioni mirabolanti senza evidenza scientifica tradisce i malati».
Ma si possono invocare sperimentazioni controllate in emergenza? Provare non è meglio che non fare nulla?
«Siamo in contatto da tempo con Wuhan e conosciamo il valore dei medici cinesi. Anche loro hanno provato di tutto, il che è comprensibile, ma così non si sono ottenute prove chiare a favore di questo o quel trattamento».