Cultura e scienze
Giuseppe Conte e il sovranismo delle dive
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-09-30
Aldo Grasso sul Corriere riprende la definizione di Capuana sugli -ismi (sovranismo, populismo) e sulla loro funzione: la fuga dalla realtà
«Quando qualcuno ci accusa di sovranismo e populismo amo sempre ricordare che sovranità e popolo sono richiamati dall’articolo 1 della Costituzione italiana». Aldo Grasso sul Corriere della Sera oggi fornisce un’analisi molto interessante della frase di Giuseppe Conte all’assemblea dell’ONU, che parte dal suffisso -ismo e, più in generale, arriva agli -ismi di professione, partendo dalla definizione data da Luigi Capuana nel libro “Gli ismi contemporanei”:
Un ismo è un sistema di pensiero che spesso pretende di dare una spiegazione totale e definitiva e la sua efficacia redentrice racchiude in sé i germi del disprezzo della realtà. Il filosofo francese Gustave Thibon, cui Simone Weil consegnò il manoscritto del fondamentale La pesantezza e la grazia, ha scritto: «In due parole: diffido degli “ismi”tanto quanto sono attaccato alle realtà sulle quali vengono a innestarsi come un verme si intrufola in un frutto.
Gli “ismi” – e Dio sa se pullulano oggi in tutti i campi —sono parassiti ideologici che svuotano le cose della loro sostanza proiettandole fuori dai loro confini». L’ismo è un suffisso che spesso tradisce la realtà per l’idolatria. La sovranità e il popolo non vanno confusi con il sovranismo e il populismo. Così dice la lingua italiana. Così lo ribadisce la Costituzione italiana.