Roma TPL: sugli autobus un’altra sorpresona della Giunta Raggi

Il Comune di Roma e Roma Tpl Scarl, la società privata che dal 2010 ha in gestione il servizio sulle linee periferiche (circa un centinaio) della Capitale, sono come due vecchi amanti. Litigano, se le danno di santa ragione ma alla fine trovano sempre un modo per andare d’accordo. Da diversi mesi i dipendenti della società lavorano senza stipendio (anche a causa di un vecchio contenzioso con Atac da 120 milioni di euro che l’azienda capitolina non ha ancora versato) nonostante abbia continuato ad incassare dal Comune quanto previsto dal contratto. Ci sono gli estremi per una revoca del servizio, anche per tutelare i lavoratori di Tpl, tanto più che il contratto tra il Comune di Roma e la società scade proprio a fine maggio 2018.

Il M5S proroga il contratto a Roma Tpl fino a gennaio 2020

Niente di meglio quindi per risolvere la questione che aprire un nuovo bando di gara. Oggi però si è appreso che il Comune di Roma non è pronto. Il Comune ha quindi deciso di prorogare di un anno e mezzo la scadenza del contratto a Roma Tpl. Fino a fine 2019 sarà quindi Roma Tpl Scarl ad avere la gestione delle linee periferiche del trasporto pubblico. Sembrano davvero alle spalle i tempi in cui la Meleo minacciava la rescissione del contratto prima della scadenza oppure quando rispediva al mittente le accuse di favoritismi nei confronti di Roma Tpl.

L’assessore alla Mobilità Linda Meleo ha spiegato oggi in Commissione trasporti che la proroga è dovuta alla pubblicazione in ritardo della gara, che sarà aperta a luglio 2018, a sua volta generata «da un ritardo tecnico-amministrativo nella costruzione del nuovo bando che ci ha portato a pubblicare il pre-avviso non prima del luglio 2017». Il pre-avviso di gara (che è stato pubblicato il 30 giugno 2017) per legge deve essere pubblicato un anno prima della gara vera e propria. Il contratto di servizio attualmente in essere prevede che Roma Tpl fornisca corse per circa 20 milioni di chilometri annui. Ma l’azienda, in evidente difficoltà dal 2016 non è più riuscita a rispettare la programmazione. Tanto che oggi – ha rilevato Mercurio Psi – il servizio autobus di Roma Tpl era operativo al 78%.

Il bando, promettono dal Campidoglio ci sarà, e avrà durata di otto anni.  L’assessore al Bilancio di Roma Capitale, Gianni Lemmetti ha spiegato oggi in Commissione che la proroga del contratto a Roma Tpl «sarà tarata su un servizio di 30 milioni di chilometri l’anno. Con la tariffa prevista dal bando di gara di 3,6 euro al km, incrementato sulla base dell’indice Istat, viene fuori la cifra di 123 milioni l’anno». L’assessora Meleo invece ha spiegato che il bando della gara che partirà a luglio sarà di 136 milioni annui per un totale di spesa nel periodo 2020-2027 pari a poco più di un miliardo di euro.

Quando il MoVimento diceva che le proroghe dei contratti sono l’anticamera del malaffare

Il blitz con cui la maggioranza ha fatto approvare la quinta variazione di bilancio, quella che consente di prorogare il servizio a Roma Tpl hanno scatenato le proteste dell’opposizione che contesta ai 5 Stelle di aver fatto ricorso al tanto vituperato strumento della proroga del contratto.  Le consigliere del Pd capitolino Valeria Baglio e Ilaria Piccolo sottolineano come il M5S si sia vantato di approvare i bilanci entro i termini salvo poi far approvare diverse variazioni di bilancio e addossano al MoVimento la colpa della mancata apertura della gara: «Ritardi, incompetenza e pasticci che il M5S ha tentato maldestramente di giustificare scaricando le colpe sull’indolenza degli uffici. C’è invece un evidente difetto di programmazione degli investimenti che denota una confusione progettuale di fondo della giunta».

Il consigliere comunale del Pd, Orlando Corsetti ha chiesto le dimissioni dell’assessore alla Mobilità, Linda Meleo, dopo la proroga del servizio di trasporto sulle linee periferiche a Roma Tpl: «Una pazzia. Il Movimento 5 Stelle che ci ha sempre evidenziato che le proroghe sono il male assoluto e il terreno fertile del malaffare oggi vota una proroga per 123 milioni di euro». Nel frattempo monta la protesta dei lavoratori di Roma Tpl che su Facebook si scusano con gli utenti per i disagi e ricordano che la società ha incassato nei giorni oltre sei milioni di euro dal Comune (altri venti ne aveva ricevuti a gennaio) e nonostante ciò i dipendenti sono ancora senza stipendio. C’è chi chiede il commissariamento della società in modo da garantire il futuro per le famiglie dei 1.980 dipendenti del consorzio.

Le criticità si riverberano anche sul servizio. I lavoratori – che avevano già protestato ad inizio maggio – evidentemente sull’orlo della disperazione (non è ancora stato versato lo stipendio per le competenze del mese di marzo) non sono più in grado di garantire le corse e Mercurio Psi segnala che alle 16 di oggi erano in circolazione 250 mezzi di Roma Tpl, ovvero circa 70-80 in meno del normale. La situazione è destinata a peggiorare.

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