Opinioni
Ci possiamo fidare di Salvini benzinaio?
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2015-11-09
Matteo Salvini ha presenziato un paio di giorni fa a una manifestazione della Lega Nord che protestava per le troppe accise sulla benzina a Cinisello Balsamo, nel milanese, vendendo il carburante al prezzo effettivo. Vista la qualità della battaglia, vale la pena allora controllare cosa ha fatto la Lega per contribuire al taglio delle accise sulla […]
Matteo Salvini ha presenziato un paio di giorni fa a una manifestazione della Lega Nord che protestava per le troppe accise sulla benzina a Cinisello Balsamo, nel milanese, vendendo il carburante al prezzo effettivo.
Vista la qualità della battaglia, vale la pena allora controllare cosa ha fatto la Lega per contribuire al taglio delle accise sulla benzina nei tanti anni in cui è stata al governo. In questa tabella tratta da Automoto.it potete ammirare come è andata. A fine 2003 e di nuovo nel febbraio 2005 è stata aumentata l’accisa: al governo c’era Silvio Berlusconi e Umberto Bossi era il suo più stretto alleato. Altri aumenti si sono registrati nel 2006 e nel 2007, e nel 2011 ecco tre aumenti consecutivi, tra cui ne spicca uno del gennaio di quell’anno per l’emergenza sbarco immigrati. Tutti aumenti approvati con il governo di Silvio Berlusconi appoggiato dalla Lega Nord.
Ulteriori accise arrivarono alla fine del 2011 per l’alluvione in Liguria e Toscana, il decreto Salva Italia e nel 2012 per il terremoto in Emilia Romagna, ma le decisioni vennero prese dal governo Monti, e altre modifiche (qui riepilogate) sono arrivate negli anni successivi. Ma il dato di fatto è che i governi appoggiati dalla Lega hanno appoggiato e appoggiato gli aumenti delle accise negli anni in cui il Carroccio faceva parte dell’esecutivo. Quando invece è all’opposizione, la Lega comincia a parlare dell’eccessivo carico fiscale sul carburante. La storia va avanti da anni. E, come la gag delle torte in faccia, ormai non fa nemmeno più ridere.