Chef Rubio, Discovery Channel e la chiusura di Camionisti in Trattoria

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-10

Stamattina Il Giornale ha scritto che Camionisti in Trattoria, trasmissione di Chef Rubio in onda su Nove o DMax per Discovery Channel, è stata chiusa per scarsa audience. Gabriele Rubini ha risposto su Instagram

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Stamattina Il Giornale ha scritto che Camionisti in Trattoria, trasmissione di Chef Rubio in onda su Nove o DMax per Discovery Channel, è stata chiusa per scarsa audience. Andrea Cuomo ha scritto sul quotidiano che Discovery avrebbe deciso di “liberarsi di un volto scomodo, elettosi a paladino dell’antisalvinismo militante e maleducato”.

Chef Rubio, Discovery Channel e la chiusura di Camionisti in Trattoria

Gabriele Rubini, nato a Frascati 36 anni fa, sarebbe stato cacciato per antisalvinismo, a leggere il Giornale che cita un’altra fonte:

Forse se gli ascolti lo avessero premiato la rete avrebbe chiuso un occhio sui suoi tweet sempre a gamba tesa, ma questo non è accaduto. E la voce di un divorzio è cominciata a girare, fin quando ieri Dominque Antognoni, un blogger di solito molto informato sul retrobottega del mondo del food, sul suo sito «Good Life» ha pubblicato un post dal titolo «Bye bye Figuro», nel quale si racconta che Rubio, peraltro mai citato per nome, «è stato amorevolmente accompagnato alla porta da Discovey Channel».

Antognoni sostiene di sapere anche il nome del suo sostituto, che non svela ma di cui dice che è «un vero e proprio chef». E poi: «Auguriamo al figuro le migliori fortune ma anche no».

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Per questo, attraverso i social, Rubio ha deciso di dire la sua, di spiegare veramente come stanno le cose. Nessun licenziamento, una scelta consapevole del cuoco. “Ho deciso di interrompere ‘Camionisti in trattoria'” “I motivi per cui ho deciso di interrompere ‘Camionisti in trattoria’ sono molteplici e non staro’ qui a motivarli, visto che di certe cose si parla (e si è già parlato) nelle apposite sedi- ha scritto su Instagram secondo quanto riporta l’agenzia di stampa DIRE – Di certo, posso dirvi che è stata l’unica cosa giusta da fare e per correttezza nei vostri confronti che sempre mi sostenete con fiducia, e per coerenza nei confronti del percorso professionale e di vita che sto facendo”.

La versione di Rubio sulla chiusura di Camionisti in Trattoria

Come ribadito anche nel recente passato, Rubio aveva già capito di essere arrivato al capolinea con il programma: “Vi basti sapere però che non avevo più la serenità, le motivazioni e l’energia per continuare a girare qualcosa in cui sentivo di aver già dato tutto. Continuare a girare per gli ascolti non è mai stata e mai sarà una mia peculiarità e farlo per inerzia mi avrebbe reso infelice e ancora più nervoso di quanto già non fossi alla fine della terza stagione. La cosa sarebbe ricaduta sia sul prodotto che sulla mia incredibile troupe. Loro meritano solo il massimo e io quel massimo non avrei più potuto garantirlo”.

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La chiusura è decisamente polemica: “Chiudo dedicando un pensiero ai bifolchi e alle caciotta che scrivono di me: da 6 anni a questa parte mi hanno proposto le conduzioni di quasi tutti i programmi televisivi che conoscete e se non me c’avete visto e mai me ce vedrete è solo perché nel nome della coerenza so dire ‘No Grazie’. Queste scelte mi hanno fatto rinunciare a na fracca de soldi (che sinceramente m’avrebbero fatto pure comodo) ma al contrario vostro me posso guarda ogni giorno allo specchio senza sputammenfaccia, quindi quando parlare di me o vi informate meglio oppure tacete perché altrimenti fate solo delle ricchissime figure di merda. Ah, quando non mi vedrete più in tv, sarà solo perché l’avròvoluto io e non il vostro Dio”.

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