Snowy Mountains Brumbies: i cavalli selvaggi da abbattere in Australia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-08-19

Il sovrappopolamento sta mettendo a rischio alcuni delicati ecosistemi limitrofi a Sydney e, per questo, dicono gli scienziati, la maggioranza di questi animali (circa cinquemila) va abbattuta. La petizione e le proteste degli animalisti

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Si chiamano Snowy Mountains Brumbies, sono cavalli selvatici che vivono al Kosciuszko National Park e in altre zone dell’Australia e un documento sottoscritto da 41 scienziati di 16 diverse università australiane ne chiede la riduzione del 90% attraverso l’abbattimento. Secondo gli scienziati i cavalli selvaggi, che sarebbero tra 400mila e un milione in tutto il paese, stanno mettendo a rischio gli ecosistemi limitrofi alla città di Sydney e ne avrebbero già compromesso il 48%: inutile dire che contro il piano si sono mobilitati cittadini e ambientalisti, aprendo anche una petizione che chiede di non abbatterli.

I cavalli selvaggi da abbattere in Australia

Gli scienziati hanno scritto al primo ministro del New South Wales Mike Baird, esprimendo la loro opinione favorevole all’uccisione del 90 per cento della popolazione di Brumby. Stando a quanto hanno riferito dai media locali, il controverso piano, che deve ancora essere concretizzato, avrebbe l’obiettivo di portare, nei prossimi 20 anni, l’attuale presenza di Brumbies fino a 600 esemplari dagli attuali 6.000. Uno dei firmatari della lettera, il professor Don Driscoll dalla Deakin University, ha precisato che a sottoscrivere il documento è una rappresentanza di accademici considerata il più grande pool di esperti di ecosistemi nel paese. “I cavalli sono stati introdotti e non sono caratteristici di questa zona, ma minacciano processi delicati degli ecosistemi e delle specie locali“, ha spiegato Driscoll in un comunicato.

cavalli selvaggi australia
Gli Snowy Mountains Brumbies (foto da: The Telegraph)

Driscoll ha anche evidenziato che i Brumbies del Kosciuszko hanno degradato il 48 per cento del parco nazionale e quindi la strategia di gestione corrente non funziona. Lo scienziato ha inoltre ricordato che la popolazione di Brumbies in zona è aumentata da 4.200 esemplari nel 2009 a 6.000 attuali, nonostante ogni anno siano già abbattuti 450 cavalli. Ma, ha chiarito Driscoll, non tutti gli scienziati sono d’accordo con tutti gli aspetti del piano. Per alcuni esperti, infatti, 20 anni “è un tempo troppo lungo e disumano” e sarebbe preferibile “un processo più veloce”. A fronte del documento è arrivata immediata l’alzata di scudi di alcuni abitanti locali amanti di Brumbies e degli attivisti animalisti. Quasi 250 persone hanno già protestato contro il progetto nella sola Sydney. Per i contestatori i Brumbies “sono delle icone e abitano nel parco da 150 anni: ucciderli è fuori questione”.

Snowy Mountains Brumbies

I cavalli sono diretti discendenti di fattrici e stalloni portati dai coloni inglesi 200 anni fa. Noti per il loro temperamento tranquillo, si sono adattati perfettamente agli ambienti diversi del paese riuscendo a sopravvivere sia nelle montagne innevate che nell’entroterra secco e trovando il loro habitat naturale nelle boscaglie della zona. Sono stati a lungo utilizzati da allevatori e agricoltori oltre che come mezzi di trasporto per la polizia e per i militari australiani nella guerra contro i boeri. Save the Brumbies, un’organizzazione che protegge i cavalli selvaggi australiani a livello nazionale, ha invece suggerito di ridurne il numero utilizzando i controlli di fertilità. La partita è aperta.
Foto copertina da Flickr

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