La tizia positiva che si fa beccare al supermercato dal medico che le aveva fatto il tampone

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-28

È accaduto a Cassino, in provincia di Frosinone. La donna si è giustificata dicendo che non aveva nessuno che potesse farle la spesa

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Non mangerà sicuramente pane e volpe, visto l’epilogo della vicenda. Questa storia arriva da Cassino, cittadina del basso Lazio in provincia di Frosinone. Ed è lì che una donna, dopo esser risultata positiva a un tampone per diagnosticare l’infezione da Sars-CoV-2, ha deciso di non seguire le basilari regole sanitarie per la convivenza civile e per tutelare anche la salute degli altri recandosi al supermercato per fare la spesa. Ma la signora non sapeva che tra quegli scaffali avrebbe incontrato un medico. Anzi, il medico. Colui il quale aveva effettuato il test su di lei.

Cassino, donna positiva pizzicata al supermercato dal suo medico

La vicenda è raccontata da FrosinoneToday che ha riportato anche il pensiero dello stesso medico: “Dovete avere rispetto del prossimo e non pensare che questo virus sia una passeggiata. Uscire di casa pur essendo positivi vuol dire diffondere la malattia”. Un rispetto che la donna non ha avuto. Lei si è giustificata dicendo che doveva fare la spesa e non aveva nessuno che poteva farla al posto suo. Ma questo lo ha detto solo dopo esser stata pizzicata con le mani nella marmellata.

Perché, nonostante la mascherina, è stata riconosciuta tra gli scaffali di quel supermercato dal medico che le aveva fatto il tampone risultato positivo. Il motivo è semplice: non si trattava di una paziente qualsiasi, ma di una vecchia conoscenza del camice bianco. E dopo esser stata “beccata”, nel supermercato ci sono stati momenti di caos, con molti clienti che hanno abbandonato i propri carrelli e se ne sono andati. Subito dopo, il direttore di quel supermercato ha fatto effettuare una sanificazione profonda della struttura, come da prassi quando accadono eventi come questo. La donna è stata segnalata alle autorità locali di Cassino che hanno aperto un fascicolo contro di lei. E non è improbabile che, prima di fermarsi al supermercato, la signora si fosse fermata anche in altri negozi.

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