“I bravi ragazzi” e la “pollastra che doveva stare a casa”: i commenti disgustosi dei cittadini di Campobello di Mazara

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-05

Dopo il padre che ha difeso i presunti stupratori di sua figlia ecco cosa dicono le persone che abitano a Campobello di Mazara. Sono pochissimi quelli che difendono la vittima

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Nei giorni scorsi la storia della ragazza di diciotto anni che ha denunciato di essere stata stuprata da quattro suoi amici che l’avevano invitata con l’inganno ad una festa ha fatto molto discutere. Soprattutto perché il padre della diciottenne in un primo tempo li aveva difesi definendoli “bravi ragazzi” mentre la figlia era “ubriaca” e quindi non attendibile. Si era parlato di minacce che l’uomo avrebbe subìto, e la figlia lo aveva anche difeso. Però oltre a questo di sicuro a Campobello c’è anche un problema culturale. Lo dimostra un servizio di Cartabianca in cui le risposte dei cittadini del paese in Sicilia ricordano tempi che sembravano ormai passati ma che in tante parti d’Italia sono ancora purtroppo ancora una realtà.

“I bravi ragazzi” e la “pollastra che doveva stare a casa”: i commenti disgustosi dei cittadini di Campobello di Mazara

Nel servizio l’inviata chiede agli abitanti di Campobello un’opinione sulla vicenda. E se le risposte dei ragazzi più giovani sono tutte in linea con una difesa non solo della ragazza ma anche del principio generale che non è possibile colpevolizzare una vittima perché era ubriaca o perché è “uscita con tre ragazzi”, invece dalle persone più anziane arrivano parole sconvolgenti. C’è chi la chiama pollastra, c’è chi dice “che non è stata presa con la forza” e da padre si vergognerebbe di lei e non le avrebbe permesso di denunciare. Chi la considera una “pollastra” e si chiede perché non stesse a casa invece di uscire con tre ragazzi. Come dire “se l’è cercata”. Chi addirittura insinua che abbia denunciato il falso, perché “tu puoi dire ‘oggi ci divertiamo tutti’ e domani dici ‘no è stata una violenza'”. Per finire con chi difende il padre che conosceva i ragazzi e quindi, si fidava e ha creduto alla loro versione e non a quella della figlia per questo. E si sente di nuovo quella frase “bravi ragazzi”, mentre a mezza bocca c’è chi lo dice chiaramente “un po’ è colpa della ragazza”. Qui potete guardare tutto il servizio.

 

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