“L’estate è anche nostra”, la campagna del governo spagnolo sul corpo delle donne “pronto per le spiagge”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-28

Il governo spagnolo lancia una campagna di body positivity al grido “l’estate è anche nostra” in difesa delle donne a disagio con il mostrare il proprio corpo in spiaggia

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L’estate è anche nostra” è lo slogan lanciato dal ministero spagnolo per l’uguaglianza per promuovere una campagna estiva che incoraggi le donne preoccupate per l’aspetto del loro corpo ad andare in spiaggia. La direttrice dell’Istituto delle donne Antonia Morillas ha affermato che le aspettative fisiche hanno influenzato “non solo l’autostima delle donne, ma hanno negato loro i loro diritti”. “È necessario riconoscere la diversità corporale e combattere la violenza estetica – dice a La27Ora – in un periodo come l’estate dove le donne occupano di più lo spazio pubblico lo stereotipo di genere legato ai canoni di bellezza genera multiple discriminazioni legate al corpo. Queste pressioni condizionano il nostro modo di stare, abitare e vivere”.

“L’estate è anche nostra”, la campagna del governo spagnolo sul corpo delle donne “pronto per le spiagge”

L’illustrazione utilizzata per promuovere la campagna mostra cinque donne che si rilassano sulla spiaggia e presenta anche una donna in topless dopo una mastectomia. Le donne dovrebbero godersi l’estate, invece, dove e con chi vogliono, è il senso dello spot: “Oggi brindiamo a un’estate per tutti, senza stereotipi e violenza estetica contro i nostri corpi”. Ma non tutti sono rimasti colpiti dalla campagna. Alcuni si sono infatti chiesti se dovesse essere ampliato per includere anche gli uomini che non rispettano i cosiddetti “canoni di bellezza”, mentre il leader comunista Cayo Lara ha affermato che la campagna è stata “all’apice dell’assurdità”, cercando di “creare un problema dove non esiste”. La ministra per l’uguaglianza Ángela Rodríguez Pam ha postato un messaggio su Twitter agli uomini che credevano che le donne non avessero bisogno del permesso del ministero per andare in spiaggia: “Certo che andiamo, ma presumiamo che attireremo l’odio per aver mostrato un corpo che è non standard”. “Quello che affermiamo – ha concluso ironicamente – è che tutti i corpi stanno bene, compreso il tuo, Manolo, che non è proprio il più bello”.

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