Burioni rompe il tabù sulle aperture: “Riaprire subito bar, ristoranti e teatri all’aperto”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-13

Il virologo su Twitter si dichiara favorevole, con la bella stagione, a una riapertura delle attività all’esterno: “A me non dispiacerebbe cenare fuori o assistere a un concerto con il cappotto!”

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“Riaprire, riaprire, riapire”. Quante volte lo abbiamo sentito dire in questi mesi da noti esponenti di altrettanto note forze politiche? Solo che, questa volta, l’auspicio – anzi, assomiglia più a una vera e propria richiesta – non arriva da un Salvini o una Meloni qualsiasi ma nientemeno che dal Professor Roberto Burioni, il virologo più famoso d’Italia, ospite fisso di “Che tempo che fa” e, da sempre, teorico della massima prudenza per frenare l’avanzata del virus, specie con metodi drastici come chiusure, distanziamenti, uso sistematico della mascherina e lockdown.

Questa volta, invece, Burioni fa retromarcia in modo tutto sommato inatteso, attraverso un cinguettio sul suo account Twitter nel quale iscrive il proprio nome tra gli aperturisti, seppur con una certa prudenza.

“I dati” ha scritto “indicano che il contagio all’esterno è molto raro. Perché – con l’arrivo della bella stagione – non riaprire subito bar, ristoranti e pure teatri all’esterno, non lesinando autorizzazioni? A me non dispiacerebbe cenare fuori o assistere a un concerto con il cappotto!”

Poche righe che hanno suscitato l’entusiamo e gli applausi a scena aperta di quanti da mesi si schierano contro la politica rigorista del ministro della Salute Roberto Speranza, non a caso citato da molti tra i commenti come esempio di un sistema giudicato troppo rigido e non più sostenibile. Ma non mancano anche parecchie critiche da parte di utenti che considerano le parole di Burioni avventate e pericolose, in quanto potrebbero rappresentare una sorta di “liberi tutti” da parte di uno scienziato e di una figura autorevole in un momento in cui il piano vaccinale è entrato nel vivo ma è ben lungi dall’essere concluso e ogni cedimento potrebbe pregiudicare gli immani sacrifici fatti da parte degli italiani. Ma una cosa è certa: il tweet di Burioni ha sdoganato ufficialmente quella parola, riaperture, che fino a pochi giorni fa in certi ambienti era semplicemente impronunciabile e che ora non è più tabù.

Il sasso è lanciato, ora si attendono le reazioni.

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