Bonaccini contro i medici No-vax: “Se non si vaccinano, non possono lavorare”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-18

Lo ha detto il Presidente dell’Emilia-Romagna intervenendo a Mattino 5: “AstraZeneca? Se arriva l’ok dell’Ema, pronto a vaccinarmi domani”

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Il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini è tornato a parlare in tv, ospite di Mattino 5, e come spesso gli capita ha fornito tantissimi spunti, a cominciare dal tema più caldo oggi in Italia e nella sua regione: i vaccini. In particolare, una delle domande poste al governatore verteva sull’obbligo del personale sanitario, a cui Bonaccini ha risposto così:

“Non so se serva l’obbligo vaccinale, ma so che se uno non si vaccina non può lavorare in quel luogo lì”.

Covid: Bonaccini, ‘sul passaporto vaccinale sono d’accordo’

Altro tema caldissimo quello del passaporto vaccinale, che consentirebbe in determinati casi di poter riprendere una vita normale per chi dimostra di essere negativo e in regola con la vaccinazione. Bonaccini si è mostrato d’accordo con la proposta, ribadendo che “chi è vaccinato, e quindi è tranquillo e sicuro, è giusto che possa contribuire a far ripartire quelle attività che sono così in difficoltà”. “Però – aggiunge il Presidente della Conferenza delle Regioni – confido che l’estate, che è un vaccino naturale, per così dire, unito ai vaccini veri e propri, che dovranno essere milioni, a quel punto, entro l’estate, potranno farci tornare il sorriso molto più di oggi”.

“Vaccino Astrazeneca? Se Ema da ok io lo farei”

“Se farei il vaccino AstraZeneca? Sì, lo farei nella misura in cui Ema dice che è un vaccino sicuro. Noi dobbiamo ascoltare gli scienziati, io non avrei nessuna competenza per dire quali sono i vaccini sicuri e quelli no. Tutti quelli che vengono autorizzati da agenzie composte da scienziati, cioè da luminari del settore, vanno fatti, quindi se Ema dice che si può ripartire con AstraZeneca io mi farei AstraZeneca come qualsiasi altro vaccino che viene autorizzato da Ema e da Aifa”. Così il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, sempre a Mattino 5. “Speriamo che- dice – entro stasera, nelle determinazioni che verranno indicate, vi siano tutte le specificazioni necessarie perché servono per garantire fiducia in una campagna vaccinale che, diciamoci la verità, è l’unico strumento che abbiamo. Oltre 100 mila morti nel nostro Paese sono morti per Covid, non per vaccini. Quindi mi auguro che le autorità preposte abbiano valutato e stiano valutando le condizioni necessarie affinché si possa garantire tutto questo”.

“Oggi – sottolinea – ci auguriamo arrivi l’ok di Ema su AstraZeneca, come Emilia-Romagna siamo pronti a ripartire. Solo lunedì, in una giornata ci sono state 90 mila persone, tra i 75 e i 79 anni, che si sono prenotate” per vaccinarsi. Purtroppo, sottolinea, “andiamo a un ritmo più lento di quello che vorremmo perché mancano le dosi. Ieri abbiamo superato i 210 mila vaccinati con due dosi e siamo a 620 mila somministrazioni, quindi abbiamo altre 200 mila persone che attendono solo la seconda dose. Avevamo calcolato a fine aprile di avere mezzo milione di vaccinati in Emilia-Romagna ma possiamo fare molto di più”. A regime, calcola il governatore, “potremmo essere in grado di fare più di 1 milione di vaccinazioni al mese: vorrebbe dire, tre volte tanto rispetto a quelle che stiamo facendo. Il commissario Figliuolo aveva annunciato, a nome del Governo, pochi giorni fa, che arriveranno entro fine mese altre 707 mila dosi aggiuntive di Pfizer all’Italia, non è una cifra straordinaria ma è un ulteriore aiuto per provare ad aumentare le vaccinazioni”.

“Sui sanitari – ammette – la dico così: non so se serva l’obbligo vaccinale ma so che se uno non si vaccina non può lavorare in quel luogo lì. Io sul passaporto vaccinale sono d’accordo: chi è vaccinato, e quindi è tranquillo e sicuro, è giusto che possa contribuire a far ripartire quelle attività che sono così in difficoltà. Però confido che l’estate, che è un vaccino naturale, per così dire, unito ai vaccini veri e propri, che dovranno essere milioni, a quel punto, entro l’estate, potranno farci tornare il sorriso molto più di oggi”.

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