Il blocco del canale di Suez costa 9,6 miliardi di dollari al giorno

di Giorgio Saracino

Pubblicato il 2021-03-26

La nave portacontainer Ever Given da martedì è rimasta bloccata all’interno del canale di Suez a causa di una tempesta di sabbia. 16 navi hanno già cambiato la rotta.

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Il blocco del canale d Suez costa circa 9,6 miliardi di dollari al giorno. A dare questi numeri è la rivista specializzata in trasporto marittimo Lloyd’s List, che quantifica il valore del traffico in direzione ovest nella cifra di 5 miliardi, quello in direzione est in quattro miliardi e mezzo. E chissà quindi quanti saranno i miliardi bruciati quando finalmente la nave portacontainer Ever Given riuscirà a essere liberata dopo che martedì mattina, nel pieno di una tempesta di sabbia, si è incagliata nel tratto meridionale del canale di Suez posizionandosi di traverso e ostruendolo completamente.

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La nave bloccata nel canale di Suez, cosa sta succedendo

Il passaggio è bloccato da martedì mattina quando la “Ever Given”, una nave classe “megaship” lunga 400 metri e larga quasi 60, nel pieno di una tempesta di sabbia, si è incagliata nel tratto sud del Canale mettendosi di traverso e ostruendolo completamente. Il proprietario giapponese della gigantesca nave cargo incagliata nel Canale di Suez, Shoei Kisen, ha dichiarato che ”domani sera, ora del Giappone” verrà rimossa la ‘Ever Given’, che da quattro giorni blocca il transito in entrambe le direzione. Ma, ha aggiunto il portavoce della proprietà della nave: ”Non riusciamo a prevedere quando avrà buon esito il lavoro di rimozione”.

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Sulle cause dell’incagliamento viene citato ”il forte vento” che ha sorpreso la nave cargo mentre ”transitava in direzione nord attraverso il canale di Suez diretta verso Rotterdam”. In merito all’equipaggio viene chiarito che ”tutti i 25 membri sono al sicuro e protetti. Tutto l’equipaggio è di nazionalità indiana e rimane a bordo. L’equipaggio sta lavorando a stretto contatto con le parti coinvolte per liberare la nave. Il duro lavoro e l’instancabile professionalità del comandante e dell’equipaggio sono molto apprezzati”.

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Suez, 16 le navi che modificheranno la navigazione entro la settimana

Sono decine le navi che hanno piazzato l’ancora in attesa che la situazione si sbloccasse. Ma qualcuna, ascoltando di esperti che hanno parlato fi giorni e giorni  (forse settimane), per la rimozione della nave, hanno deciso di ripartire e cambiare rotta. “In totale sono 16 le navi che trasportano gas naturale e che dovranno modificare il loro transito programmato attraverso il canale di Suez, se il blocco continuerà fino alla fine di questa settimana”, ha detto Rebecca Chia, analista di Kpler. Questa mattina sono ripresi i tentativi di disincagliare la nave, che però è rimasta nella stessa posizione. A sostenere le operazioni è anche arrivata la società olandese Smit Salvage, che ha partecipato al recupero della Costa Concordia dopo il naufragio davanti all’Isola del Giglio

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Il canale di Suez, perché è strategico

Dal 1869 è la scorciatoia per portare le merci dall’Asia in Europa. Una taglio secco nella terra, che permettere di non circumnavigare l’Africa e quindi di ridurre drasticamente i tempi. Giusto per dare qualche numero: circa il 30 per cento dei container passa di lì, e stiamo parando di 19mila navi. A percorrere questa scorciatoia è circa il 12 per cento del commercio mondiale, soprattutto di petrolio e grano.

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