Biella, il No-vax cambia idea. E scrive una lettera di scuse ai medici

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-27

Era un no-vax duro e puro, convinto che il vaccino non gli sarebbe servito a nulla. Invece dopo la degenza ha capito l’errore

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C’è tempo per redimersi nella vita, nel caso dei no-vax bisogna che lo facciano presto però. Per loro, ovviamente, perchè il pericolo è sempre molto forte. Sulle colonne de Il Corriere della Sera è arrivata in queste ore la lettera di scuse di un recente paziente che ha contratto il Covid e solo dopo ha capito l’importanza che fare i vaccini e sostenere la campagna vaccinale comporti. “Iniziare a scrivere queste poche righe non è facile – scrive nella lettera l’ex paziente -. Voglio scrivere a voi dottori, infermieri e a tutto il personale del reparto dove sono ricoverato. Non ricordo tutti i vostri nomi, ma vi voglio ringraziare per le cure e le attenzioni prestatemi”

Il no-vax che diventa sì-vax appena uscito dall’ospedale con tanto di scuse ai medici. La lettera

Come raccontato dall’edizione torinese del giornale, l’uomo al suo arrivo in ospedale è stato ricoverato per polmonite da coronavirus e il contagio è avvenuto perché aveva scelto di non vaccinarsi: “Mi sento però in dovere di chiedervi scusa, e soprattutto di scriverlo, perché erroneamente pensavo di stare attento alle precauzioni anti Covid e che, in questo modo, sarei stato sempre bene”. Il paziente è stato dimesso dopo un periodo lungo di degenza nel reparto Malattie Infettive-Pneumologia dell’ospedale di Ponderano, nel Biellese. “Il vaccino non mi serve, lasciamolo fare a chi ha paura di ammalarsi”, pensavo — prosegue nella lettera —. Mi sbagliavo due volte. La prima, perché se avessi fatto il vaccino non mi sarei ammalato così e forse non mi avrebbero ricoverato; la seconda, perché non avrei infettato i miei famigliari e non li avrei obbligati a stare in casa, con la preoccupazione di una persona cara che non ti può assistere e vedere”. Un vero e proprio j’accuse impresso con la penna, nero su bianco, a futura memoria direbbe qualcuno. Rispetto ai tantissimi che ancora contestano l’efficacia del vaccino.

 

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