Biden ha chiamato la famiglia di George Floyd prima del verdetto: “Spero che tutto vada bene”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-20

Il presidente sta seguendo con attenzione il processo e si prevede che interverrà dopo che sarà raggiunto il verdetto dalla giuria che ha iniziato a deliberare ieri.

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A breve dovrebbe arrivare il verdetto della giuria sulla morte di George Floyd. Sul banco degli imputati c’è Derek Chauvin, l’ex agente di polizia che tutti ricordiamo con il ginocchio sul collo dell’afroamericano.”Ci ha appena chiamato il presidente Joe Biden, sa cosa significa perdere un familiare e sa che cosa stiamo affrontando”. Così il fratello di George Floyd ha detto, intervistato alla Nbc, che Joe Biden ha telefonato alla sua famiglia mentre si sta aspettando che la giuria di Minneapolis decida se l’ex agente Derek Chauvin è colpevole dell’omicidio dell’afroamericano. “Ci ha voluto far sapere che prega per noi e che spera che tutto andrà bene”, ha aggiunto Philonise Floyd riferendo della telefonata del presidente.

La Casa Bianca ha confermato poi su Twitter che il presidente ha parlato con “la famiglia Floyd ieri per vedere come stavano e per dirgli che sono nelle sue preghiere”, ha scritto la portavoce Jen Psaki. Biden in precedenza ha parlato ed ha incontrato la famiglia Floyd, la cui morte lo scorso maggio ha provocato l’enorme ondata di proteste in tutta l’America, segnato anche da violente proteste e scontri. Il presidente sta seguendo con attenzione il processo e si prevede che interverrà dopo che sarà raggiunto il verdetto dalla giuria che ha iniziato a deliberare ieri.

Psaki ha spiegato che l’amministrazione è in contatto con le autorità locali in Minnesota ed il presidente chiede ai dimostranti di rimanere pacifici. “Il nostro obiettivo è assicurare che vi sia lo spazio per la protesta pacifica e questo continuiamo ad esprimere mentre il paese affronta un lungo periodo, specialmente per la comunità afroamericana, di dolore, trauma ed esasperazione”, ha aggiunto Psaki riferendosi ai nuovi episodi della ultime settimane, compresa l’uccisione di Daunte Wright sempre a Minneapolis. “Noi incoraggiamo la protesta pacifica ma non vogliamo anticipare il verdetto della giuria”, ha concluso.

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