Bertolaso è il candidato del centrodestra a Roma

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2016-02-12

Di Salvini aveva detto: «Odia Roma, non penso che qualcuno ne dubiti. Gli fa comodo puntare su un candidato debole come Marchini, che non cambierà le cose». Oggi la Lega lo candida a primo cittadino della Capitale

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«Salvini odia Roma, non penso che qualcuno ne dubiti. Gli fa comodo puntare su un candidato debole come Marchini, che non cambierà le cose. Ma le pare che Salvini voglia che Roma rinasca, che diventi una capitale anche culturale e che superi Milano in tutte le statistiche?»: lo aveva detto qualche giorno fa Guido Bertolaso al Corriere della Sera per spiegare la sua mancata candidatura a sindaco della Capitale nel centrodestra, bocciata dal leader della Lega per i suoi problemi giudiziari. Ebbene, sorpresa! Oggi il centrodestra unito candida proprio Bertolaso al Campidoglio.

Bertolaso è il candidato del centrodestra a Roma

“Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, il leader della Lega Matteo Salvini e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni hanno chiesto a Guido Bertolaso di voler guidare, nel ruolo di candidato Sindaco, un’ampia coalizione di centrodestra aperta anche al contributo delle migliori risorse della società civile”, si legge in una nota congiunta dei tre leader di centrodestra appena pubblicata.  “Avendo appreso che le motivazioni legate alle condizioni di salute di un suo carissimo famigliare e che avevano indotto Guido Bertolaso a declinare l’invito a candidarsi per il Comune di Roma sono fortunatamente venute meno – prosegue la nota rimestando una pietosa bugia –  il Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, il leader della Lega Matteo Salvini e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni hanno chiesto a Guido Bertolaso di voler guidare, nel ruolo di candidato Sindaco, un’ampia coalizione di centrodestra aperta anche al contributo delle migliori risorse della società civile, del mondo delle imprese e delle categorie, delle professioni e del volontariato, una coalizione in grado di conquistare il più ampio consenso dei cittadini romani e di ridare a Roma il ruolo che merita nello scenario nazionale ed internazionale. La coalizione – si legge ancora nel comunicato – non potrebbe in ogni caso sostenere candidature che sono risultate divisive, volendo doverosamente privilegiare la propria compattezza”. L’ex capo della Protezione civile (dal 2001 al 2010), ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’emergenza rifiuti dal 2008 con Berlusconi a Palazzo Chigi, è ancora imputato nel processo legato al G8 della Madalena e in quello “Grandi rischi bis” all’Aquila. Per tutti e due si andrà presto in prescrizione, secondo l’avvocato di Bertolaso. Che accetta la candidatura poco dopo: “Sono onorato della proposta che Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni mi hanno formulato. Grazie al progressivo miglioramento delle condizioni di salute della mia adorata nipotina, che mi consentono di riacquisire la necessaria tranquillità, accetto questa nuova sfida consapevole che sarà indispensabile l’impegno di tutti e sarà altrettanto fondamentale dedicare ogni energia e ogni sforzo, ogni giorno, per migliorare le condizioni di vita dei cittadini romani, per ridare decoro e prestigio ad una città ormai ridotta davvero in condizioni di emergenza. Per amore di Roma, per la sua storia e per il rispetto che i romani meritano”.

Una candidatura berlusconiana

“Io sono in corsa per fare le primarie del centrodestra ma se il centrodestra non fa le primarie mi candido a sindaco”, dice intanto Francesco Storace ai microfoni di Radio Radio. Storace aveva chiesto di entrare nella coalizione del centrodestra per fare le primarie ma i suoi appelli sono stati ignorati. Adesso si presenterà alle elezioni rubando voti a Bertolaso. È stato Silvio a volere Guido.  Per il Cav, infatti, solo uniti si può arrivare al ballottaggio e il principale nemico da battere resta M5S. Bisogna puntare sui migliori candidati possibili e sostenerli tutti insieme per non regalare a Renzi e soprattutto a Grillo città chiave come Roma, Milano e Napoli, avrebbe ammonito in queste ore l’ex premier, che per questo motivo insiste sul ‘civico’ Guido Bertolaso al Campidoglio, personalità non appartenente ai partiti, in grado di sparigliare le carte rispetto ad Alfio Marchini. Le quotazioni dell’ex capo della Protezione civile vengono date in crescita, ma resterebbe lo scoglio della Lega, che richiama le vicende giudiziarie dell’ex sottosegretario. Berlusconi va ripetendo: Tutti i sondaggi ci dicono che se il Pd andasse al ballottaggio con il M5S, vincerebbero i cinquestelle, anche con i voti della Lega, e questo sarebbe una vera catastrofe per l’Italia. Se, invece, andasse il centrodestra al ballottaggio con il Pd, sarebbe il ragionamento dell’ex premier, i grillini voterebbero probabilmente Renzi, quindi, bisogna cercare di vincere al primo turno e con me in campo la coalizione può arrivare al 40%. Berlusconi, raccontano, non ha nessuna intenzione di forzare e giocare d’anticipo, anzi prende tempo. Nulla vieta di attendere l’esito delle primarie romane del Pd. Per questo, non è stato ancora fissato il vertice con Salvini e Meloni. Allo stato, dunque, il centrodestra resta in stallo. L’ala romana di Forza Italia continua a tifare per Marchini, così come Ncd e la Lega, mentre Fdi ribadisce il suo veto alla corsa dell’ imprenditore capitolino accusato di essere “organico alla sinistra” e rilancia il candidato di bandiera, Fabio Rampelli. Il Cav insiste per Bertolaso, rivendicando così la sua leadership nel centrodestra, ma anche perchè ci crede davvero.

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