Il giorno del ritiro di Berlusconi?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-22

Silvio non vuole mollare la presa. Eppure il rischio è grande. Cosa succederà oggi al vertice di centrodestra?

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L’ultima boutade sulla candidatura di Berlusconi l’ha tirata fuori poco fa Vittorio Sgarbi “Berlusconi è l’unico che può fare eleggere o non fare leggere Draghi; se dice di sì, Draghi passa, se dice di no, Draghi comincia ad avere molti ostacoli”. Così il critico d’arte, intervenuto all’interno di ‘Facciamo finta che’, il programma di Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri in onda su R101 ha rilanciato una eventualità quanto meno bizzarra: “Io ho suggerito a Berlusconi di uscire di scena dicendo che lui avrebbe indicato come Presidente della Repubblica Riccardo Muti. Ci sono due livelli: uno di rappresentanza culturale ed etica e uno di opportunità politica”. Ma cosa farà l’ex cavaliere nel vertice di centrodestra che si terrà oggi è ancora un mistero.

Il giorno del ritiro di Berlusconi?

Secondo alcuni boatos il presidente di Forza Italia avrebbe voluto vedere gli alleati e sciogliere la riserva lunedì mattina, ma il pressing di Lega e Fdi si era fatto sempre più insistente: da qui l’accelerazione sul vertice, fissato per oggi, ma al buio, senza una ‘location’ e un orario. Il Cav potrebbe non venire a Roma e collegarsi da remoto con Salvini, Meloni e i gli altri partiti ‘centristi’ della coalizione (dall’Udc a Coraggio Italia). Prima del summit, a quanto si apprende, Berlusconi dovrebbe confrontarsi via Zoom con i ministri e sottosegretari azzurri e i dirigenti del partito.

Per come si sta evolvendo la situazione politica tutto fa pensare a un ‘passo indietro’ del Cav, ma chi ha partecipato all’incontro di ieri a Villa San Martino, descritto come una vera e proprio war room, assicura che l’ex premier non abbia ancora del tutto abbandonato l’idea di tentare il blitz in Aula per provare a scalare il Colle. Assediato dagli alleati, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che hanno ottenuto la convocazione oggi di un vertice per avere un sì o un no prima che inizino le votazioni presidenziali in Parlamento, l’ex premier avrebbe ribadito che con il sostegno di tutto il centrodestra ci sarebbero le condizioni per spuntarla alla quarta votazione. Secondo il presidente di Fi, alla fine della fiera una cinquantina di voti ‘extra’ uscirebbero fuori, non solo tra i cinque stelle, sempre più divisi al loro interno, ma anche a sinistra. Bisogna però capire cosa ne pensano gli alleati e confrontarsi su questa sua convinzione.

Se ognuno nel centrodestra garantisce i suoi voti, alla fine i voti in più per arrivare alla maggioranza assoluta ci sono e vinco la partita, sarebbe stato il ragionamento di Berlusconi. ”Domani, molto probabilmente Berlusconi scioglierà la riserva”, assicura Paolo Barelli, capogruppo alla Camera di Fi, fuori da Villa San Martino in serata. Un annuncio che ‘sblocca’ il centrodestra, tirandolo fuori dall’impasse di questi giorni, riservando al Cav ancora 24 ore di riflessione. Raggiunto al telefono dall’Adnkronos Barelli lascia intendere che il leader azzurro ci crede ancora: ”Berlusconi ha i ‘numeri’? Il presidente non ha deciso, ma se decide di andare avanti, se la gioca, eccome…”. Eppure anche tra i fedeli di Silvio c’è chi lo avverte del rischio: come racconta Il Corriere della sera, «il rischio è enorme», gli hanno spiegato gli amici di una vita. Perché «non ci sono accordi con gruppi politici, ma solo rassicurazioni da parte di singoli». Che «oggi ti dicono che ti votano, domani chissà?».

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