Opinioni
Beppe Grillo diffida il MeetUp 878 di Roma
Alessandro D'Amato 09/12/2014
L’annuncio arriva via Facebook, prima creando la necessaria suspense: E poi con la notizia vera e propria: Beppe Grillo diffida il gruppo del MeetUp 878, che ha come organizer Tinazzi (Ernesto Leone) e Alberto Magarelli. Una notizia come un altra? Non proprio, per chi segue Grillo e il MoVimento 5 Stelle da qualche tempo. Tra gli esponenti (la lista […]
L’annuncio arriva via Facebook, prima creando la necessaria suspense:
E poi con la notizia vera e propria:
Beppe Grillo diffida il gruppo del MeetUp 878, che ha come organizer Tinazzi (Ernesto Leone) e Alberto Magarelli. Una notizia come un altra? Non proprio, per chi segue Grillo e il MoVimento 5 Stelle da qualche tempo. Tra gli esponenti (la lista è chiusa) nei siti dei 5 stelle sono stati indicati, ad esempio, “Paola Taverna, Carla Ruocco, Marina Vouduori, Leonardo Metalli, Massimiliano Porcu , Arianna Festa e tanti altri”, anche se nel frattempo alcuni di loro si sono allontanati o sono stati allontanati. Il MeetUp 878 gode di pessima stampa, chissà perché.
Di certo c’è che il MeetUP 878 non è mai stato tenero con tutti gli oppositori interni di Beppe e Gianroberto. Per anni il gruppo ha supportato tutte le scelte del proprietario del simbolo del MoVimento 5 Stelle, definendo in modi non certo educatissimi i vari Pizzarotti, Nogarin (che oggi ha cambiato idea) e Artini, e prima ancora tutti quelli che sono usciti per contrasti politici dal partito di Grillo: dal nemico pubblico numero uno Tavolazzi a Giovanni Favia e Federica Salsi fino ai parlamentari “traditori”. Tinazzi, poi, scrisse anche un famoso post su Facebook ripreso dal blog di Beppe Grillo in cui consigliava di mollare i “falsi amici” del Fatto Quotidiano per la maggior gloria del MoVimento. Raccontava all’epoca Il Manifesto:
Da tempo il gruppo 878 — con a capo l’ex manager di multinazionali Ernesto Leone — si è assunto il ruolo di «manganellatore» all’interno del M5S. Non ha una veste ufficiale e riconosciuta, ma un peso molto forte sulla rete, dove riesce a agglutinare quella base informe nata e cresciuta attorno al blog di Beppe Grillo. Gente che ha una fede assoluta e incrollabile nelle teorie cospirazioniste del signoraggio, che mal sopporta l’intera sinistra, vero obiettivo da abbattere, spesso antieuropeista. L’elenco dei 511 attivisti è blindato e accessibile solo a chi entra nel circolo. Una scelta che, all’interno del movimento nel Lazio, aveva causato qualche polemica, soprattutto prima delle elezioni. E’ però chiara la direzione dell’influente gruppo. L’intervista sul blog di Grillo a Nigel Paul Farage, leader del partito antieuropeista e conservatore britannico Ukip, ha riscosso, ad esempio, un notevole successo, tanto da essere definita «brillante». Ma altrettanto dura è la loro battaglia per espellere dal movimento chi non si allinea: «La base M5S non vede l’ora di andare a nuove elezioni per liberarsi di non tanti (ma nemmeno pochi) cialtroni che ha messo dentro e che nulla c’entrano col movimento 5 stelle per processi sbagliati in parte», scrive Ernesto «Tinazzi» Leone il 13 agosto scorso. L’obiettivo dichiarato è quello di isolare chiunque non segua l’indicazione di Grillo e Casaleggio, che puntano alle elezioni anche a costo di mantenere il Porcellum, evitando con cura ogni forma di dialogo con gli altri gruppi parlamentari: «Oggi il pretesto per gente che ha vinto la lotteria delle parlamentarie è la legge elettorale, alibi per cercare di apparentarsi col Pd. Man mano vengono fuori nuove persone, emergono da riempilista, nonne, zie, mamme senatori di deputati, ex quadri direttivi di Sel, segretari di partito, ex candidati nei partiti, partecipanti a primarie Pd, che da tavolazziana memoria fottono e chiagnono per la mancanza di dibattito, democrazia interna, dialogo e politica», prosegue il leader del meetup 878.
Ma tutta questa dedizione deve evidentemente essere servita a poco, visto che l’avvocato ha revocato l’uso del simbolo come di solito Grillo ama fare quando vuole espellere qualcuno.
La risposta del Meetup sul punto è questa (testuale): «Questa sera ci sarà una riunione urgente delo Staff e poi convocheremo una riunione del’intero meetup. Sia chiaro che nessuno si è mai mosso individualmente ma come comunità territoriale e di rete . Pertanto chiunque è portatore dei principi del Gruppo 878 si sente espulso dal movimento per motivi ignoti e a propria insaputa. Il simbolo diffidato è una composizione che nasce da un nostro membro , oggi senatore e che si fonde con il simbolo dell’M5S e con il nome del “danneggiato ” Beppe Grillo». Ma chissà se Beppe cambierà idea.