Il padre che fa guidare il motoscafo al figlio piccolo per fare un Tiktok | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-08-29

Poteva finire malissimo. Come può un genitore infischiarsene del pericolo che ha corso il suo bambino e anche chi era nella zona?

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Golfo di Napoli, con ogni probabilità: un padre incita il figlio, non solo minore ma anche piccolo, che è alla guida di un motoscafo. Il bambino è supervisionato dal genitore mentre compie un’azione molto pericolosa, che l’uomo lo ha invitato a compiere con il solo scopo di pubblicare, orgogliosamente, il video sui social.

Il padre che fa guidare il motoscafo al figlio piccolo per fare un Tiktok | VIDEO

“Vai capitano, sei il più forte! E io sono il tuo marinaio”: il padre sembra più bambino del figlio e ignora la sua paura. Infatti il piccolo non si sente affatto sicuro di quello che fa e mentre il motoscafo sfreccia continua a ripetere “non vedo, non vedo”. Nonostante questo il genitore ignora sia il terrore del figlio sia il pericolo che corre e fa correre anche agli altri: “Vedi vedi,” gli risponde noncurante, preso soltanto dalla smania di la ripresa video per la pubblicazione su Tiktok. A denunciare tutto è stato il  consigliere regionale della Campania di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli: “Purtroppo nel corso di questa estate abbiamo ricevuto numerosi video postati sui social di bambini alla guida di potenti motoscafi. A questo campionario di irresponsabilità e assoluta incapacità genitoriale se ne aggiunge un altro, realizzato da un autore con chiaro accento partenopeo, che mi ha colpito particolarmente. Stavolta il giovanissimo pilota guida a tutto gas spingendo un motore di 40 cavalli, ma si lamenta di non riuscire a vedere niente davanti perché arriva a stento a superare il timone. Nonostante questo – aggiunge Borrelli – il padre lo obbliga a rimanere seduto perché deve finire di realizzare il video con il cellulare. Siamo ormai al delirio totale. La necessità di immortalare questa vergognosa scena, senza alcuna colpa del minore, ha la priorità sull’importanza di evitare drammatici episodi in mare. Non importa se davanti c’è un’altra imbarcazione, un sub, un kayak.
Quello che conta è finire il video”. Secondo il consigliere regionale, “di fronte a questi episodi l’unica cosa da fare è risalire ai protagonisti e segnalare agli assistenti sociali il caso per verificare se i minori coinvolti non vengano obbligati anche in altri contesti a tenere comportamenti pericolosi per la loro incolumità per il mero divertimento degli adulti”.

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