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Il de profundis del Partito Democratico a Genova
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-06-26
In testa il candidato di centrodestra Marco Bucci con il 54,5% sul candidato di centrosinistra Giovanni Crivello al 45,5%. Rosato ammette la sconfitta
A Genova per il Partito Democratico e per il centrosinistra è buio pesto. Per la prima volta sarà un uomo del centrodestra ad amministrare una delle roccaforti rosse per eccellenza, così come Torino non a caso caduta un anno fa. Torino, Genova e Roma sono le città che il Partito Democratico amministrava e alla fine gli sono state sfilate dalla sua dabbenaggine e dall’abilità degli avversari nella scelta del candidato. Marco Bucci, il candidato sindaco unitario del centrodestra a Genova, un manager di 58 anni che da amministratore delegato di Liguria Digitale (società regionale) ha battuto in scioltezza Gianni Crivello.
Il de profundis del Partito Democratico a Genova
Le proiezioni di Emg per La7, relative al 60 per cento del campione, accreditano il candidato del centrodestra Bucci al 55%, e quello del centrosinistra Crivello al 45. In base alla seconda proiezione di Ipr Marketing per la Rai, a Genova il candidato sindaco Marco Bucci (centrodestra) è al 54,5% , Gianni Crivello (centrosinistra) è al 45,5%. La copertura del campione è al 25% delle sezioni scrutinate. Il presidente dei deputati del Pd Ettore Rosato a Porta a Porta ammette la sconfitta: “Abbiamo pagato moltissimo le divisioni del centrosinistra. La scissione, e noi che rincorriamo Mdp, ha demotivato il nostro elettorato. A Genova l’astensionismo del nostro elettorato e’ senza dubbio frutto di questo”. Proprio Crivello, in un’intervista rilasciata qualche giorno fa a Matteo Pucciarelli su Repubblica, aveva spiegato che il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi non si è fatto vedere in città per sostenerlo nonostante una mezza promessa.
Renzi non si è visto, le avrebbe fatto piacere averlo qui?
«Per me non sarebbe stato un problema. Ci ho parlato al telefono una decina di giorni fa, mi ha detto “vediamo”, poi non ci siamo più sentiti. Ma comunque pazienza, no problem».
Ma cosa vi siete detti?
«Mi ha fatto gli auguri e mi ha detto in “bocca al lupo”. Con il vice, Maurizio Martina, ci siamo sicuramente confrontati di più durante la campagna elettorale».
Forse perché venite dalla stessa storia diessina?
«Beh sì, può darsi».
Secondo lei perché Renzi non è venuto?
«Forse in questa fase non si sta sentendo amato, ecco».
E dire che Genova un candidato sindaco vincente – perché aveva già vinto – ce l’aveva. Era Marco Doria, che da Sinistra Ecologia e Libertà aveva vinto le primarie di coalizione con il Partito Democratico e poi aveva battuto il candidato del centrodestra sfiorando il 60% delle preferenze. Ma poi uno scontro con la sua maggioranza – e il Partito Democratico – lo aveva convinto a non ricandidarsi. Adesso il PD deve fare i conti con un sindaco di centrodestra a Genova. Una sconfitta cocente. E Beppe? Il leader del MoVimento 5 Stelle non è andato al seggio per votare al ballottaggio per il sindaco di Genova tra il candidato di centrodestra Marco Bucci e quello del centrosinistra Gianni Crivello. Grillo, e nessuno dei suoi familiari, si è presentato al seggio di Sant’Ilario. È stato confermato dalla presidente.