Attilio Fontana prosciolto per il caso della fornitura di camici alla Regione Lombardia

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-13

Non si terrà il processo a carico di Attilio Fontana (e altri quattro indagati) per il caso camici alla Regione Lombardia: la gup ha emesso una sentenza di non luogo a procedere in merito alle accuse di frode in pubbliche forniture perché “il fatto non sussiste”

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Con la sentenza di “non luogo a procedere” si ferma all’udienza preliminare la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana per le forniture da mezzo milione di euro di camici – poi trasformate in una donazione – da parte della centrale acquisti della regione, Aria spa, all’azienda del cognato Andrea Dini. Per la gup di Milano Chiara Valori “il fatto non sussiste”, e quindi non ci sarebbe stata nessuna frode.

Attilio Fontana prosciolto per il caso della fornitura di camici alla Regione Lombardia

Oltre a Fontana e Dini evitano il processo Attilio Superti vicesegretario generale della Regione, Filippo Bongiovanni e Carmen Schweigl, rispettivamente ex dg e dirigente di Aria. La fornitura al centro dell’inchiesta dei pm Paolo Filippini e Carlo Scalas, coordinati dall’aggiunto Maurizio Romanelli, era stata accordata durante il primo periodo della pandemia, quando era difficile reperire dispositivi di protezione. Ben presto emerse il conflitto di interessi tra Fontana e Dini, e l’accordo fu trasformato in una donazione con una consegna ridotta: 50mila pezzi invece dei 75mila pattuiti inizialmente. Per la procura lo stop alla consegna dei camici fu decisa per non danneggiare ulteriormente Dama, visto che per una questione di immagine la società era stata costretta a rinunciare all’introito. A dare manforte a questa tesi il tentativo di Fontana di risarcire personalmente Dini, testimoniato da un ordine di bonifico da conti svizzeri (episodio per cui è stato indagato per evasione e archiviato). Fu proprio la mancata consegna di un terzo del materiale a indurre gli inquirenti a contestare l’ipotesi di frode in pubbliche forniture.

Il commento degli avvocati

“La questione è molto più semplice di quello che può sembrare”, hanno spiegato gli avvocati difensori di Fontana dopo il pronunciamento della gup. “C’è una fornitura che a un certo punto si decide di donare con un risparmio per la Regione Lombardia di 513mila euro. Non c’è nessun illecito: non c’era un bando o una gara, ma c’era un’offerta che in quel momento di urgenza è stata accettata”.

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